My Way Home

Eli Paperboy Reed ha dato vita a un album che riesce ad essere altempo stesso classico e moderno. La traccia di apertura ‘Hold Out’ dà slancio ed energia atutto volume, incarnando l’atmosfera gospel più tradizionale secondo cui andrà tutto benefintanto che c’è fede. È un concetto che si instaura in tutto l’album, dalla title track ‘MyWay Home’ a ‘Tomorrow’s Not Promised’ a ‘Movin’, e riflette lo spirito risoluto di Reed difronte alle delusioni e alle avversità. In tutto il disco ci sono richiami alle radici della musicada chiesa, mentre canta della paura del diavolo in ‘The Strangest Thing’ e della dannazionein ‘Cut Ya Down’ (l’unica traccia non originale, imparata durante un’esibizione con i SilverLeaf Gospel Singers di Boston, fondati nel 1945). “My WayHome” rappresenta un ritorno alle origini soniche della carriera di Reed, ma è molto più diquesto: cattura l’essenza del suo sound. Un sound che, oltre tutto, è fatto di sentimento,energia e soul.