Natale di guerra a Gaza. Interviste, omelie e immagini

Interlinea, 2025

«Qui Dio piange con gli occhi dei bambini» ha detto padre Gabriel Romanelli, di recente ferito negli attacchi alla chiesa cattolica di Gaza. È una terra devastata dal dolore e dalla morte. Macerie su macerie. Bambini, donne, uomini rimasti senza una casa, sfollati, profughi, privi ormai di tutto, anche dell’essenziale. Qual è il senso del Natale in una situazione di questo genere in cui tutto sembra portare alla disperazione? C’è ancora spazio per quella pace e quella speranza che l’annuncio della nascita del Bambino porta con sé? Può ancora questa Terra Santa portare un annuncio di luce nel buio del mondo? Sono raccolte in queste pagine testimonianze che ci giungono dalla città di Gaza, dove nonostante tutto non si vuole cedere alla disperazione. È una piccola comunità sempre all’opera quella che vive il ricordo della Natività in questa città, sostenuta dalla certezza – espressa dal patriarca Pizzaballa – che «un Bambino è nato per noi e ha riempito di speranza la storia e il mondo intero. Ha trasformato il dolore in doglie di parto, e ha dato a tutti noi la possibilità di anticipare l’aurora di un mondo nuovo». Padre Pierbattista Pizzaballa: «dobbiamo custodire i nostri cuori per essere capaci di ricostruire». Con un messaggio per Gaza di papa Francesco.

• Editore: Interlinea
• Collana: Nativitas
• Anno edizione: 2025
• In commercio dal: 28 novembre 2025
• Pagine: 128 p., Brossura
• EAN: 9788868576806