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Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2024
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Libro finalista del Premio Comisso 2024 under 35 – Rotary Club Treviso
Libro incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2024
Presentato da Simona Cives nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.Un romanzo storico dal sapore di un classico che, con una trama ricca di intrecci, intrighi, amori e terribili inganni, e uno stile coinvolgente e ricercato, ci conduce tra le scintillanti stanze dei palazzi imperiali e i loro splendidi giardini, mostrandoci il volto segreto delle città d’Oriente.
«Costantinopoli è la madre prima tradita, poi persa e infine dimenticata dall’Europa. Sonia Aggio ce ne restituisce il volto e la storia con cura e amore in un romanzo al contempo delicato e vigoroso». - Paolo Malaguti
Giovanni Zimisce, cresciuto con gli zii materni, i Foca, è diventato con il tempo un valoroso condottiero e combatte con coraggio per l’Impero bizantino accanto a Niceforo, il generale più brillante della sua epoca, e a Leone Foca. La guerra è tutto ciò che gli rimane: sua moglie è morta di parto e i parenti del padre, i Curcuas, lo considerano un traditore. Quando ormai sembra che Giovanni non abbia più altro scopo se non combattere al fianco dei Foca, tre streghe gli profetizzano che diventerà imperatore. Ma come è possibile, visto che sul trono ora siede Niceforo, il suo mentore, l’uomo che l’ha cresciuto e per cui darebbe la vita? Quando proprio Niceforo gli volterà le spalle e l’affascinante Teofano busserà alla sua porta, Zimisce dovrà decidere che cosa fare in futuro: restare fedele all’imperatore, assecondando i principi con cui è cresciuto, o prenderne il posto, accettando definitivamente il suo destino? Guerre, omicidi, congiure e tradimenti: dopo l’esordio con Magnificat, Sonia Aggio torna in libreria con un romanzo avvincente e denso di colpi di scena, ripercorrendo le vicende di un uomo straordinario che, partendo da semplice soldato, riuscì a cambiare le sorti del suo Impero conquistando inaspettatamente la corona. In questo libro, l’autrice ricostruisce la parabola esistenziale di Giovanni Zimisce attraverso il racconto epico della sua ascesa al trono, descrivendo la realtà quotidiana di una delle dominazioni più estese che il mondo abbia mai conosciuto.
Proposto da Simona Cives al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione:«Sono lieta di proporre all'attenzione del Premio Strega un romanzo ambizioso e robusto scritto da un'autrice giovane e piena di talento, Sonia Aggio, che con la stessa passione che nutre nei confronti della Storia, lavora in biblioteca con grande dedizione ed entusiasmo. Il libro, dalla lingua ricca, curata fin nel dettaglio, e una trama complessa e piena di sviluppi narrativi, si inserisce appieno nel filone del romanzo storico nella sua accezione più alta. “Nella stanza dell’imperatore“ ricostruisce la parabola esistenziale dell'imperatore bizantino Giovanni Zimisce che, da semplice soldato, riuscì ad ascendere al trono di uno degli imperi più vasti e potenti mai esistiti. Una prova letteraria pregevole, che affronta temi universali importanti, con un testo dallo stile sontuoso, raffinato ed elegante, per una narrazione ricca di inventiva e colpi di scena continui.»
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Buon romanzo storico. Trama non particolarmente originale, ma sviluppo interessante. Ben documentato per quel che riguarda l'universo bizantino. Stile personale efficace, anche se a volte si fa fatica a capire di chi si stia parlando. Eclissi temporali non facilmente intelligibili. Vista l'età dell'autrice, chapeau.
E' una narrazione appassionante, che racconta un periodo turbolento per l'Impero d'Oriente. I personaggi ed i loro caratteri sono molto ben delineati; le loro vicissitudini incuriosiscono e, terminata la lettura, si è stimolati ad approfondire questa parte della storia bizantina. A mio parere si potrebbe rivedere la copertina perché non appare particolarmente connessa alle vicende del protagonista.
Finalmente un romanzo definibile da premio strega. Letto tutto d'un fiato e coinvolgente in ogni sua parte. Scritto in modo fluido e piacevole. Un libro che consiglio a tutti di leggere
Recensioni
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Avvincente ritratto di tempi dimenticati, Nella stanza dell’imperatore svela un’epoca che nell’immaginario comune è sovrastata dalla memoria dell’Impero d’Occidente.
Dopo Magnificat, esordio pubblicato da Fazi Editore nel 2022, Sonia Aggio propone un romanzo sulla vita dell’imperatore bizantino Giovanni I Zimisce. Laureata in Storia, Aggio è nata a Rovigo nel 1995 e lavora come bibliotecaria. L’autrice, il cui talento è stato segnalato negli anni scorsi dal Premio Campiello Giovani, con Nella stanza dell’imperatore (Fazi Editore, 2024) è tra i candidati al Premio Strega 2024.
Giovanni Zimisce è “figlio della tregua” tra le famiglie Curcuas e Foca. Viene iniziato alla carriera militare da Leone e Niceforo Foca, fratelli della madre. Confrontandosi con gli insidiosi ingranaggi dell’Impero, Giovanni si scopre tenace e ambizioso. Il suo modello di riferimento, anche in età adulta, è l’inflessibile zio Niceforo, l’uomo che tutti i bambini dell’Anatolia vorrebbero essere, esempio di assoluta dedizione a Costantinopoli, tanto da affermare che: “tutti noi possiamo vivere o morire, ma l’Impero… il nostro dovere nei confronti dell’Impero: ecco l’unica cosa che conta”.
Fin dall’infanzia, a partire dalla morte dell’amico Michele, Giovanni affronta perdite dolorose: perderà suo padre, sua moglie Maria, il figlio, lo zio Costantino. Malgrado tutto, non viene meno ai doveri derivanti dalle sue cariche. Guidato – e assillato – dalla profezia di tre streghe (un richiamo al Macbeth) che gli preannunciano il futuro da basileus ton Romaion, diventa un tassello fondamentale del dominio bizantino.
Giovanni Zimisce è un protagonista tormentato, che nella sua ascesa al potere alterna atti di coraggio a imprese spietate. Tutto, nel suo mondo, è precario: alleanze, conflitti, persino la carica di imperatore. Sui campi di battaglia e nel palazzo dell’imperatore, in ogni pagina si respira una costante tensione verso la morte, che sempre accompagna i personaggi.
La narrazione è organizzata in sezioni che affrontano specifici intervalli di tempo, dal 935 al 976 d.C. Ad assistere il lettore sono sia il “Piccolo dizionario bizantino”, sia gli alberi genealogici di cui è fornito il libro.
Sonia Aggio restituisce un’immagine nitida e acuta dell’Impero d’Oriente e dei suoi condottieri. Nella stanza dell’imperatore è un romanzo storico che non cede agli eccessi: né a quelli del mero resoconto storico, né a quelli della rielaborazione romanzesca. Pur veicolando le informazioni necessarie per comprendere gli assetti politici del X secolo, il racconto non risulta mai sovraccarico.
Recensione a cura di Anna Raucci
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