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libro di definizione difficile. romanzo? saggio? prosa poetica? io direi: campionamenti. Williams mette insieme pezzi propri a "materiale di recupero" (vedi la trascrizione delle memorie di Colombo) per descrivere una ideale storia dei primordi dell'America e delle sue popolazioni. paradossalmente i risultati migliori sono proprio quelli in cui - contestualizzati e messi insieme dall'autore - (laddove per contestualizzati intendo puramente il "come" il lettore li trova nel libro) sono i terzi a parlare, a scrivere. altrove la lettura si fa più faticosa e da specialisti seppur qua e là con momenti illuminanti. Williams: un americano, e un innovatore non per tutti. Lo consiglio.
Libro immenso, alla radice di molta letteratura americana. Come non leggere Vollmann, tanto per fare un nome, quale di allievo di Williams? Non è un saggio, non è poesia. E' una strana forma di narrativa ragionata. Si comincia con la storia di Eric il Rosso, un paria, un perseguitato, che si rifugia in Groenlandia per trovare spazio. Eric è un violento, un uomo brutale; ma è anche animato da un coraggio senza limiti. Eric arriva all'America, che ovviamente non ha ancora nome. E come lui gli altri, personaggi che crediamo di conoscere come Colombo e Montezuma, e altri poco familiari a noi italiani, da De Soto a John Paul Jones, che formano una serie di ritratti folgoranti, in un'ansiosa ricerca delle radici dell'America. E in questa galleria di progenitori, molti dei quali inquietanti, da Cotton Mather pronto a bruciare le streghe allo spietato Cortez, Williams evidentemente cerca anche, in qualche modo, il proprio volto; che trova, man mano, in questa sbalorditiva genealogia poetica della mente Americana. E quel che ne esce non è la retorica a stelle e strisce di Dio patria e bandiera, bensì una perorazione a ritrovare le radici native, indiane, dell'America, e a comprendere quali connubi, quali meticciati, quali compromessi abbiano fatto gli Stati Uniti. Libro ingiustamente trascurato da noi, ma considerato oltreoceano un vero classico moderno, testo fondatore di un'identità culturale.
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