Nemici miei. Consigli utili per difendersi da scrittori, editori e giornalisti inutili
- EAN: 9788872268902

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Nemici miei. Consigli utili per difendersi da scrittori, editori e giornalisti inutili
Gordiano Lupi
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14/09/2009 08:50:28
La straordinarietà di questo volumetto sta nel nascondere che ormai da un anno e più a questa parte la casa editrice di Gordiano Lupi pubblica a pagamento (la poesia, per ora). Viene dunque da pensare: tutta questa rabbia, questa acrimonia, che siano degli sterili tentativi di rendere famoso il libriccino? Lo stile è semplice, spesso arrabbiato. Dal punto di vista letterario fa acqua da tutte le parti. Un editore a pagamento che fa il sermone ai suoi colleghi.
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18/04/2007 01:25:49
Il primo capitolo, quello su Niccolò Ammaniti, è emblematico dell'approccio di Lupi. Smontare scientificamente l'osannato e sopravvalutatissimo Ammaniti sarebbe, di per sé, un'opera più che meritoria. Lupi, però, impiega lo spazio a sua disposizione per spiegarci quanto gli piace Lansdale; poi sottolinea a più riprese, come se ce ne fosse bisogno, che Lansdale è meglio di Ammaniti; poi si lancia in una misteriosa digressione su De Carlo; e arriva alla fine del capitolo senza aver detto niente su Ammaniti in sé, a parte il fatto che gli fa schifo. Ecco, il 50% del libro è così: un ammasso di logorrea e inutili invettive gratuite. Peccato, perché nell'altro 50%, quello dove si ricorda di argomentare, Lupi riesce ad essere molto chiaro e convincente. In ogni caso bastona gente che se lo merita e a volte strappa la risata, quindi vale comunque la lettura.
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18/02/2007 21:43:06
Un libello sincero, senza tanti fronzoli, per denunciare uno stato di cose che va sempre peggiorando, con un progressivo avvento di una sottocultura quasi da regime, una sorta di ipnosi imposta che stronca sul nascere le idee. Una lettura piacevole e anche divertente, grazie all'ironia con cui è stato realizzato.
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06/10/2006 17:21:48
Non concordo con ciò che ha scritto l'autore, come editore, soprattutto perché lui nella pratica si comporta in modo simile ( anzi peggiore)a chi contesta. Penso che ciò sia facilmente dimostrabile. Tuttavia non merita il peggior punteggio.
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23/09/2006 13:11:59
Che il libro piaccia o non piaccia è nel normale stato delle cose, anzi, la varietà e l'intensità delle opinioni è indice comunque che non si tratta di un testo anonimo e qualunquista ma espressione di un forte carattere e di una precisa visione. Tuttavia è ingeneroso (e ingiusto) che le accuse al libro e se volete a Gordiano Lupi come autore dello stesso si mescolino ad accuse infondate che lo bollano come editore a pagamento. Chi lo fa pecca di presunzione o di ignoranza o di malafede.
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16/09/2006 10:36:12
graffiente e polemico, uno schiaffo alla narrativa globalizzata che impone il gusto ai lettori. non se ne può più di vedere pile di dan brown o di faletti sui banchi delle librerie quando è impossibile trovare autori cosiddetti "minori" che però hanno molto di più da dire. e che dire delle "recensioni" sui giornali che sponsorizzano libri pubblicati dalla stessa casa editrice che stampa il gioranle in questione?
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14/09/2006 20:53:01
Il libro è divertente e soprattutto dice cose assolutamente vere. Voglio peraltro confutare alcuni passaggi di vari commenti di cui sopra: la casa editrice Il Foglio NON pubblica a pagamento. Le si può dire di tutto, ma non questo. Ho incontrato nel mio percorso varie piccole case editrici, diciamo, 'scorrette': Il Foglio NON fa parte di queste, tutt'altro...
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14/09/2006 20:31:56
Parlare di questo libro non è facile. O lo si ama o lo si odia. Si può amare perchè parla senza peli sulla lingua di un mondo, quello dell'editoria italiana, dominato da interessi di bassa lega, da scrittori narcisisti possessori dell'unico Verbo della Vera Narrativa, da editori a pagamento che spillano quattrini a sprovveduti e a egomaniaci convinti che il proprio libro vada stampato ad ogni costo perchè è patrimonio nazionale ed universale. Lo si può odiare per lo stesso motivo: perchè gira il coltello nella piaga purulenta della vanità di certi autori, perchè colpisce direttamente chi presume di essere un genio solo perchè il suo libro vende un tot di copie, perchè rimarca il fatto che in Italia ci sono più scrittori che lettori... Per carità, si può criticare il libro di Lupi; potete dire che la sua sintassi non scorre sempre liscia, potete dire che il suo tono non vi piace, potete dire che è volgare, che la sua prosa vi annoia, potete dire qualunque cosa del libro. Ma dire che Gordiano Lupi e Il Foglio Letterario sono "editoria a pagamento" quello no, non lo potete dire. Anche solo a leggere i suoi libri (ma intendo leggerli davvero, non come chi ha scritto qualche commento più in basso), ci si rende conto che Gordiano Lupi l'editoria a pagamento la combatte, fa i nomi degli squali che attirano gli allocchi, si espone in prima persona come nessuno ha mai fatto denunciando una pratica che è diffusa come la peggiore delle mafie. Parlare senza conoscere è segno di ignoranza; e dato che l'ignoranza va sempre combattuta, mi prendo la briga di dire quello che invece è vero. Il Foglio Letterario è l'associazione culturale di Gordiano Lupi, non pubblica a pagamento ed è una delle piccole realtà editoriali disposte a concedere spazio, tempo e passione a chi ama la scrittura pur non avendo conoscenze altolocate o non è disposto a spendere miliardi per una scuola di scrittura. Abbiate la decenza di denuciare le ruberie di questo tipo, che in Italia abbondano, piuttosto che parlare senza conoscere.
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14/09/2006 18:13:19
Francamente non mi pare merito da poco aver posto sul tavolo della discussione i guasti del mondo editoriale. La verità è che la metà degli autori de Il Foglio avrebbero potuto, SE RACCOMANDATI, pubblicare gli stessi libri per grandi case editrici. Ma senza Il Foglio non avrebbero forse mai pubblicato. Non dimentichiamolo mai.
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14/09/2006 16:02:32
Vorrei dire solo una cosa: le Edizioni il Foglio sono tutto meno una casa editrice a pagamento!!! Le loro pubblicazioni possono piacere o meno, ma pubblicano libri in linea con valori ben definiti. Basta dare un’occhiata al catalogo o, ancora meglio, visitare il loro stand alle fiere a cui partecipano, per rendersene conto. Proprio perché piccoli cercano di proporre quello che gli altri sono talvolta restii a pubblicare, e lo fanno davvero con il cuore. Questo lo dico sia come lettore dei loro libri e, forse quello che conta anche di più, come autore. Prima di giudicare bisognerebbe esserci dentro alle cose!!
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14/09/2006 15:03:44
Avevo già inviato un'ottima recensione su questo libro di Lupi, ma adesso vorrei sgombrare il campo da equivoci. Qui si denigra l'editore Lupi, affermando, senza essere documentati, che il Foglio pubblica a pagamento. Nulla di più falso, un ragionamento che rasenta la vergogna. Il Foglio non pubblica a pagamento. C'è una gruppo di lettori che valuta le opere con scrupolo e senza lasciare nulla al caso, e poi se i testi vengono ritenuti validi... Serietà, competenza, onestà. Sono un nuovo autore del Foglio, non ho pagato nemmeno un euro, e prima di pubblicare, i miei testi sono passati al vaglio del gruppo di lettori. Oltretutto ho lavorato con Teresa Regna, che ha curato nel dettaglio l'eding. Un mese intero per "modellare" i racconti. Lupi è editore serio. Sono felice d'aver pubblicato per il Foglio Letterario. Poi si parla di Lupi come mediocre narratore...leggete Nero Tropicale, un testo di rara bellezza. Prima di lanciare strali, forse sarebbe più opportuno documentarsi. Non ho altro da aggiungere. Antonio Messina
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14/09/2006 13:03:21
Ho letto questo libro così come ho letto (più volte) il precedente "Quasi quasi faccio anch'io un corso di scrittura" e li reputo entrambi essenziali per chi vuole conoscere il mondo della letteratura Over ed Underground, per imparare ad orientarsi tra editori, scrittori e riviste letterarie. Un libro per chi non ha mai avuto a che fare con l'aspetto reale e non, di un mondo dolceamaro come la scrittura. Lupi mette a disposizione la propria esperienza da scrittore ed editore e provoca, non denigra. A coloro che hanno precedentemente commentato scrivo che "Il Foglio non è una casa editrice a pagamento". Per esperienza diretta con lui vi assicuro che, come ogni Editore Underground, Lupi edita e dà la possibilità di comprare le copie del proprio libro. Per la trasparenza, i contratti sottoscrivono l'acquisto di 50 copie ma non per obbligo ma per buon senso visto che, sarebbe assurdo editare un libro e non averne almeno 50 copie in casa. Altri obblighi? Nessuno. Il Foglio porta in giro per l'Italia e per le fiere i libri (che lo scrittore partecipi o meno), li distribuisce bene (IBS-Libreria Universitaria-Bookmark) si carica di iniziative sconto (Kolleferro.it o 2x1) per agevolare l'acquisto dei libri e si incarica di mandare i libri a giornali per eventuali recensioni(a discrezione del giornalista). Ripeto, per esperienza personale, nessun obbligo contrattuale, cosa che non ho riscontrato in diverse case editrici che si dicono non a pagamento ma che a me personalmente hanno chiesto soldi. Esperienza personale: Prospettiva Editrice e Montedit - Il Club Letterario Questa è almeno la mia esperienza. Alessandro Cascio
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14/09/2006 10:04:21
Riguardo al Gordiano Lupi scrittore non entro nel merito in quanto ognuno è libero di condividere o non condividere quanto e cosa egli scrive. Per quel che concerne il Lupi editore, invece, ritengo di poter parlare con cognizione di causa e di definirlo una persona onesta: ho pubblicato per Il Foglio due libri di poesia (genere che già di per sè è difficile da piazzare sul mercato) e non mi è mai stato chiesto un centesimo di contributo; anzi, Lupi mi ha sempre favorito, nei casi in cui gli ho ordinato copie (che, lo sottolineo, non ero assolutamente costretto a comprare) per le varie presentazioni da me fatte sul territorio in cui vivo, facendomele avere a metà prezzo e, spesso, aggiungendo gratuitamente pure qualche copia in più da distribuire alla stampa per eventuali recensioni. L'editoria a pagamento è ben altra cosa: è quella che (per denaro) ti garantisce mari e monti prima ancora di leggere i tuoi scritti, descrivendoti come "the next big thing" del panorama letterario per poi lasciarti con il garage o la cantina piena di scatoloni polverosi contenenti i tuoi libri. Sia comunque ben chiaro: io non giudico chi è desideroso di "vedersi pubblicato" a tutti i costi ed è disposto a spendere fior di quattrini pur di vedere il proprio nome sulla copertina di un libro, ma non è questo il caso de Il Foglio di Gordiano Lupi. Lui e i suoi collaboratori leggono i manoscritti dei propri autori, li valutano, e se li stampano è perché li ritengono degni (o sufficiente degni: è logico che non siamo mica tutti mostri di scrittura) di essere proposti al pubblico, mettendo anche bene in chiaro (e questo è degno di lode) che sarà difficile per molti di noi (anzi diciamo per quasi tutti) vivere di scrittura, ma neanche pretendendo loro stessi di vivere alle nostre spalle spillandoci soldi od obbligandoci ad acquisti insensati di libri che poi leggeranno soltanto i nostri parenti o amici. Il voto che dò è pertanto alla serietà di Lupi.
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14/09/2006 09:36:33
Io credo che le questioni siano due: Lupi autore, Lupi editore (e quindi Il Foglio). Partiamo dal fondo e finiamola con le balle colossali: Il Foglio non pubblica a pagamento. E vi dirò di più. Quando Gordiano ha pubblicato il mio primo romanzo gli ho chiesto 100 copie per portarmele dietro durante le presentazioni. Lupi mi ha sconsigliato di fare una fesseria del genere. “SE PROPRIO VUOI prendine molte meno, vedi se riesci a darle via, poi chiamami se te ne servono altre”. Un editore a pagamento avrebbe ragionato esattamente al contrario: DEVI comprare delle copie, più ne compri meglio è, i rischi sono tuoi e a me non interessa se ti suicidi economicamente, anzi. Non finirò mai di ringraziare Gordiano per non essere così. Poi Lupi autore. Non vi piace? Non posso farci niente: probabilmente neanche a me piacciono molti degli autori che voi adorate. Andrea Borla
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14/09/2006 08:28:26
Di Lupi si può dire tutto (ed è lecito commentare secondo i propri gusti) tranne che sia un editore a pagamento. Chi lo accusa di esserlo evidentemente non sa e spara a zero senza avere la minima cognizine di causa. Nemici Miei mi è piaciuto perché parla chiaro, ha il tono di chi non ha niente da perdere. Forse un gradino sotto a "Quasi Quasi faccio..." ma efficace e illuminante.
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14/09/2006 00:26:32
Ho letto Gordiano Lupi: Non tutto mi piace dei suoi scritti, ma non tutto mi piace nemmeno di autori famosissimi che amo ancor più di Lupi.Si può essere d'accordo o meno con le idee ma una cosa è certa, Il Foglio non pubblica a pagamento, e lo so soltanto perchè ho sbirciato il contrattino stilato con un autore che pubblica con lui e che è...purtroppo...un mio collega!La verità devo dirla, anche perchè non ho mai creduto ai premi letterari vinti per bravura nè agli improvvisi geni letterari scoperti per caso da...guarda un po'...da grandi industrie della carta, vabbè...diciamo dell'editoria! E poi soprattutto il primo libro di Lupi m'è piaciuto da morire!!!
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14/09/2006 00:16:30
Quanto ho letto di Gordiano (ma non i testi citati) mi mette al riparo da critiche nei suoi confronti circa le sue capacità narrative. Qui io volevo invece rappresentare la mia condizione di autore pubblicato grazie alla casa editrice che dirige, CHE NON E' A PAGAMENTO. Lo ribadisco, e sottolineo lo sforzo che viene fatto per selezionare i testi migliori e più vendibili, anche se di nicchia. Un'opportunità per tanti aspiranti scrittori. Io sono passato da editori che chiedevano fino a 3000 euro per 400 copie (che poi avrei tenuto sotto al letto per una vita!) al Foglio che non ha chiesto nulla: una bella differenza. Inoltre non condivido l'associazione Lupi scrittore (che guarda caso pubblica spesso e volentieri con altre case editrici) a Lupi editore. Stritolare le piccole case editrici come questa equivale a chiuderci le porte in faccia sui sogni di pubblicazione (oppure ad aprire il portafogli per i veri squali dell'editoria a pagamento). Un saluto a tutti.
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14/09/2006 00:07:27
Certo il libro sul corso di scrittura mi era piaciuto di più, perché dice cose giuste con ironia. Però mi pare che i commentatori qui sopra non si siano presi neanche la briga di leggerlo questo libro, perché più che criticare l'opera hanno fatto un processo all'autore. Non mi pare che sia questa la funzione di questo spazio.
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13/09/2006 23:20:58
Gordiano Lupi ha cercato di scolpire e rappresentare - nominandoli - diversi dei motivi per i quali è necessario, in questa nazione, tenersi ben distanti dalle logiche - giochiamoci un concetto apparentemente più rock che letterario - "mainstream". Dalle logiche e da diversi dei protagonisti del baraccone. Ma tanti italiani non perdono mai l'opportunità di restare uncinati alla plastica, e alle mitologie-fantoccio dell'editoria pulita (e quando mai, se è un'industria come altre e chi va capitanandola è un imprenditore e non un letterato?), e alla spazzatura di quegli editori che accidentalmente sono anche grandi distributori e librai seriali e taglieggiano legalmente la concorrenza, e alle loro straordinarie scelte estetiche. Gordiano Lupi costituisce la speranza di una rinascita - plurima, e caotica - di una cultura editoriale e letteraria davvero indipendente ed estranea alla logica del profitto, del marketing e della sottomissione ideologica o partitica. Teniamocelo stretto e cerchiamo di farci qualche domanda ogni volta che passeggiamo di fronte alle vetrine di uno dei 135 punti vendita Feltrinelli della nostra città. Ogni copertina è un punto esclamativo, per chi sa leggere. Gli italiani non sanno leggere. Avanti Gordiano, avanti. Lankelot
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13/09/2006 23:02:40
Devo rispondere a chi offende senza mettere il proprio nome. Credo che sia un mio diritto, visto che non posso querelare un anonimo. Per chiarire che Il Foglio è un'associazione culturale e non un editore a pagamento. Gli editori a pagamento sono un'altra cosa e basta guardarsi intorno per trovarne. Se fossi un editore a pagamento non dovrei lavorare in banca per vivere. Non credete? Per il resto penso che chi ha capito il libro non scambia l'ironia con il livore. Chi non lo ha capito sono problemi suoi. Scusatemi per l'intromissione.
