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L'amore è il cuore di tutte le cose. Lettere 1915-1930
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L'amore è il cuore di tutte le cose. Lettere 1915-1930
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EPUB2 con Adobe DRM
Anno edizione: 2016
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amore è il cuore di tutte le cose. Lettere 1915-1930
Il rapporto che legò per quindici anni Vladimir Majakovskij a Lili Brik e al marito di questa, Osip, è stato tra i più spregiudicati e radicali "tentativi amorosi" mai compiuti da un poeta, o, più semplicemente, da un uomo. Offuscata subito da incredulità e maldicenze, colpita, dopo il suicidio del poeta, dalla mistificante censura dell'ufficialità sovietica, questa storia rivive in tutta la sua complessa, drammatica, gioiosa verità nella fittissima corrispondenza (centinaia di lettere, biglietti, cartoline, telegrammi) che Majakovskij e Lili si scambiarono dal 1915 al 1930 con ininterrotta tenerezza: una tenerezza capace di superare e inglobare separazioni e crisi, disagi e amarezze, il bisogno di altri amori e la fatalità di altri incontri.
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Autore:
Traduttore:
Curatore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2016
Formato:
Tascabile
In commercio dal:
17 novembre 2016
Pagine:
432 p., Brossura
EAN:
9788865593653
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Nina
08 settembre 2022
Uno scambio epistolare pieno di sorprese.
Si tratta di scambi di lettere e telegrammi, il che può risultare pesante, tuttavia, ci sono alcuni passaggi epistolari che fanno apprezzare il legame che condividevano i Brik e Majakovskij
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Cristiano Cant
02 febbraio 2018
Dirette al cuore oltre la tenerezza più nuda, guarnite da disegnini e sdolcinatezze lessicali quasi follemente bambinesche ("Mio diletto cucciolino...Licicka, solicello...Micia Lisicka...ti amo e ti abbraccio, tutto il tuo Pucciolo"), ecco uno di quei momenti umani assoluti nei quali la vita e ogni ambigua necessità di stupide obbedienze ad essa vengono finalmente calpestate da due libertà senza confronti. Lei lo lascia volare e perdersi nel ventre delle pagine accettandone slanci e insensatezze, non ferma o redarguisce mezza virgola in quel trasporto appassionato, e lo fa con l'amore di una donna che sa e sente in cuor suo il fuoco di verità che trabocca da quella partitura di istinti, di impeti e di abbandoni, di giocosa voracità poetica, imprendibili voli di una mente non comune. Ma poi il concerto si apre a cieli davvero supremi. A voler salvare una sola lettera, quella datata 1 febbraio 1923, ci troveremmo di fronte a un trattato di intimità amorosa, di intensissima riflessione morale, una specie di febbre interiore sciolta in passaggi di sincerità vitale, di bisogno e di confessione personale che annientano il cuore: "In te non c'è amore per me, in te c'è amore in genere, per tutto. In quest'amore anch'io occupo un posto (forse persino importante), ma se scompaio, allora verrò tratto fuori come una pietra da un fiume, mentre il tuo amore nuovamente riemergerà su tutto il resto. E' male? No, per te è bene. Vorrei anch'io poter amare così...". Un uomo spoglio di ogni controllo, completamente perso nelle acque di una fragilità che chiede speranza, che affida a parole di meravigliosa interezza ogni suo slancio e che è capace, lui, il diamante Vladimir Majakovskij, di definirsi a un certo punto, "un liricuzzo da due soldi". Ma l'amore lo avrà eccome, ricambiato e vivo: "Bacio la fronte tra gli occhi e tutto l'enorme musetto" gli scriverà Lili, più attenta e misurata nelle sue epistole rispetto alla prorompente vulcanicità di Lui. Carteggio di smisurata bellezza.
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Cristiana
08 dicembre 2015
Veramente interessante soprattutto per chi ama Majakovskij. Solo da queste pagine, spesso commoventi, si può intuire e comprendere il legame del poeta con Lili e Osip Brik. Fresco e piacevole anche il saggio che precede le lettere. Ampissime le note. Chi non ama gli epistolari o Majakovskij se ne astenga però perchè potrebbe trovare il libro noioso: vere lettere, veri legami, nessuna riflessione filosofica...
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