Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 7 liste dei desideri
Nessuno muore in sogno
Disponibilità immediata
17,10 €
-5% 18,00 €
17,10 € 18,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
18,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Internazionale Romagnosi snc
18,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
ibs
9,90 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
18,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Internazionale Romagnosi snc
18,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
9,90 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato
Chiudi
Nessuno muore in sogno - Katia Tenti - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
Nessuno muore in sogno

Descrizione


All'ombra delle Dolomiti, affascinanti e gravide di mistero, Dekas e i suoi dovranno destreggiarsi tra insospettabili e soliti noti, trappole e depistaggi, femminicidi e maltrattamenti di minori, in una corsa contro il tempo per scongiurare un'altra, terribile violenza.

«Più lasci che qualcuno si avvicini, più gli permetti di farti del male.»

Bolzano, primavera 1999. Una ragazza viene trovata senza vita, riversa a pancia in giù sul divano, in un anonimo monolocale immerso nel bosco. E nuda, i capelli le sono stati tagliati di netto, e sul corpo ha strane cicatrici. Secondo il medico legale, è morta per soffocamento. Pochi giorni prima, una stimata dentista del posto era stata uccisa con le stesse modalità: il capoluogo altoatesino è forse minacciato da un serial killer? Il pubblico ministero Jakob Dekas è costretto a rientrare dalle ferie e a immergersi nel caso insieme alla collega Emma Blaas, al maresciallo Barra, agli altri membri della squadra investigativa e a un nuovo consulente: il capitano dei carabinieri Santo Malacarne, esperto di omicidi seriali. Ma le indagini si rivelano più difficili del previsto per il cinico e solitario pm, che della ragazza assassinata, Claudia Von Dellemann, è stato amante. La doppia vita della vittima, architetto di giorno ed escort di notte, accende i riflettori sul lato più oscuro della mondanità cittadina, svelando un intreccio di corruzione, giochi di potere, prostituzione e perversioni in cui vittime e carnefici si scambiano i ruoli, e niente è come sembra.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2017
2 febbraio 2017
412 p., Brossura
9788831726207
Chiudi

Indice

Le prime frasi del romanzo

Roma, 1989

Il fruscio delle suole contro la moquette rosso scuro da quattro soldi che tappezzava il club era inconfondibile. Domenico riusciva a percepire la cadenza del passo dietro di sé. La sua spina dorsale s’inumidì. Solo una persona, in tutta la Capitale, camminava in quel modo, come un predatore dal respiro lungo. Si voltò, cercando di atteggiare il volto a una smorfia gioviale. Il risultato fu inferiore alle sue stesse aspettative. Difficile stupirsene: aveva fatto una marea di sacrifici per metter su quell’attività, per poi scoprire che era meno redditizia di quanto avesse fantasticato. Questurini, agenti del fisco e taglieggiatori che sbafavano ogni sera. Equilibrio precario. Attenzione a qualsiasi mossa falsa. Difficile sorridere in maniera convincente.
La Murena lo fissava, dall’alto del suo collo affilato, ricambiando la smorfia con un sorriso altrettanto gelido ma molto più efficace. Domenico percepì l’alito mentolato e in quel ghigno adorabile gli sembrò di vedere i denti aguzzi pronti a stritolare la preda. Ne fu comunque affascinato. Era una creatura statuaria, di una bellezza singolare.
«Buonasera, Domenico, cerco le ragazze, e in particolare la tua. Dov’è?»
La forestiera.
«Sta nel camerino» rispose l’uomo ostentando i disegni maori tatuati di fresco e una tranquillità che non provava. Si strofinò le mani umide sui jeans, poi si grattò le narici con il mignolo. La Murena se ne accorse. Immaginava le due amiche del cuore agghindarsi in attesa che un mucchio di maschi arrapati cominciasse a infilare banconote nei loro slip. Un brivido di fastidio scosse lievemente le sue palpebre. Soldi. L’unico motivo per cui erano lì. Fredde e annoiate come serpenti, ammiccavano ai clienti fingendo piacere.
«Si preparano» aggiunse Domenico, sentendo il suono della propria voce nascere e morire in un soffio. Si voltò appena, per cercare con lo sguardo le due ragazze, ma quando si girò di nuovo la Murena era sparita.
Non era abituato ad aver paura, e il lampo di rabbia che gli si allungò su per la schiena non gli restituì il coraggio.
Qualcuno spalancò la tenda del camerino. Le ragazze erano sdraiate sul piccolo divano.
«Vattene» sibilò lui rivolgendosi ad Agata.
Agata era bionda. Bionda e slavata. Fece per reagire, ma Giada l’aveva già spinta fuori dalla piccola teca foderata di legno marcio. Poi la ragazza piantò gli occhi fieri in quelli ghiacciati della Murena, che restò a fissarla. Era proprio lei. La forestiera. Non una femmina qualsiasi. Non una volgare ballerina di lap dance, e neppure uno di quegli squallidi oggetti umani che ogni sera mille mani bavose palpavano e che le lingue più danarose potevano leccare. Giada era una donna. Come una strega dalla chioma corvina. Un ventre di passione. Un animale selvatico, da incivilire.
La Murena l’afferrò per i capelli, costringendola a reclinare il collo. Giada sorrise, quasi compiaciuta. L’uomo le rivolse uno sguardo stizzoso, per farle paura. Le sussurrò qualcosa all’orecchio, poi, con una mano, le strinse con violenza la gola. Giada sentì un morso bagnato sul collo, e ciò che vide per ultimo fu il viso perfetto della Murena, lastricato di pelle vellutata.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(1)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Nadia
Recensioni: 4/5

Bellissimo. Un sequel del precedente "Ovunque tu vada" che mantiene invariato lo stile asciutto e dritto al punto della scrittrice, alternando nella struttura della trama, eventi che piano piano accompagnano chi legge in un noir appassionante e mai scontato. Attendo il prossimo romanzo che spero esca presto!

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

“L’ambizione di certi padri é che i propri figli, alla stregua di cani addomesticati, siano grati per i sacrifici fatti per crescerli. È un ricatto affettivo come arma di riconscenza. Attraverso lo spauracchio dell’abbandono, pretendono non solo di tenerli legati a sé, ma di poter gestire la loro vita in funzione delle proprie aspettative.”

Jakob Dekas, Pubblico Ministero a Bolzano, si ritrova ad indagare su un caso di omicidio di una bellissima ragazza di buona famiglia, Claudia Von Dellemann, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale “occasionale” alcuni mesi prima. Con lui collaborano al caso la collega Emma Blaas, Santiago Malacarne (capitano dei Carabinieri) e il Maresciallo Barra, riportando tutti gli aggiornamenti al Magistrato Innocenza. Claudia è stata ritrovata legata e soffocata in casa sua, quasi sicuramente, sentita la coinquilina, mentre eseguiva delle pratiche sessuali poco comuni – il bondage -. Ovviamente tutto deve rimanere allo scuro dalla stampa e dall’opinione pubblica, soprattutto per non screditare il buon nome della famiglia della vittima. Alla vicenda si aggiungono una serie di casi di violenza domestica su infanti, che in alcuni casi portano alla morte delle piccole creature. Per Dekas un vero rompicapo da risolvere, soprattutto con il passo di un elefante in una cristalleria: un passo falso e il magistrato Innocenza è infatti pronto a distruggere tutta la sua carriera.

“Sentì i muscoli del collo tirare. Non gli aveva creduto. Un uomo impulsivo per natura arde costantemente di un fuoco estemporaneo. Conosceva fin troppo bene le reazioni di Dekas, l’impeto emotivo che brillava nei suoi occhi cristallini. Un uomo inguaribilmente limpido, incapace di dissimulare fino in fondo. Grande difetto.”

Un giallo interessante nel suo genere, poiché, seppur a Bolzano, emergono delle consuetudini “all’italiana” che non favoriscono la risoluzione dell’indagine, ma anzi cercano di ostacolarla in cambio di favori o altro: parlo di assenza di meritocrazia, di relazioni parentali, di potere del clero, di favori agli amici, ecc. Per quanto il nostro Pubblico Ministero possa essere bravo e scaltro, se il sistema decide di farti fuori, non c’è capacità che tenga… Tu sei fuori! E dunque si crea questo effetto di tira e molla molto divertente: quando sembra di essere arrivati alla risoluzione del caso, esce sempre quell’elemento non calcolato, che insabbia quella prova e bisogna ripartire nuovamente. Un giallo all’italiana appunto!

“Nessuno esce indenne dopo essere incappato negli ingranaggi distorti della giustizia, neppure dopo un’assoluzione. In Italia era una macchina creata per colpevolizzare, non certo per cercare la verità.”

Recensione di Marco Cattaneo

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Katia Tenti

è nata e vive a Bolzano. Ha dedicato gran parte dei suoi studi all’approfondimento dei fenomeni di devianza. Dopo diversi anni di attività in ambito sociale, è oggi un’operatrice culturale. Con Marsilio ha pubblicato nel 2014 Ovunque tu vada, e nel 2017 Nessuno muore in sogno i primi due episodi della serie che ha come protagonista il pubblico ministero altoatesino Jakob Dekas.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore