Vorrei preliminarmente ringraziare l’editore, il dr. Guido Gnocchi, che ha accettato la mia richiesta di procedere a una nuova edizione del Volume. In effetti l’attuale edizione esce a distanza di poco più di un anno dalla precedente, ma c’è una modifica che ritengo particolarmente importante. Mi riferisco alla rivisitazione della parte dedicata agli Interventi Terapeutici in Neuropsichiatria Infantile. Nell’attuale edizione questa parte è stata spostata come ultima a conclusione dell’intero Volume. La modifica, tuttavia, non riguarda solo la diversa collocazione, ma investe una riorganizzazione dei contenuti legata alle sempre nuove risorse che vengono messe a disposizione degli Operatori per i soggetti che necessitano di una presa in carico terapeutica. Il moltiplicarsi di queste risorse è senza dubbio un fatto positivo, ma può talvolta diventare un elemento confusivo per i genitori e per gli stessi Operatori. Non ho inserito un elenco esaustivo di tutte le nuove risorse terapeutiche attualmente disponibili, perché la finalità che ho inteso perseguire nella riorganizzazione dell’argomento è ribadire la necessità che gli Operatori abbiano sempre ben chiaro in mente le “mete” da raggiungere; “mete” scelte tenendo conto dell’assoluta originalità di ciascun soggetto. Ben vengano sempre nuove risorse terapeutiche, ma esse non sono altro che “strumenti” e come tali possono arricchire il bagaglio di quelli già disponibili. Ma resta centrale il compito di ciascun Operatore, al quale spetta poi il compito di sapere usare al meglio gli “strumenti”, evitando di seguire delle mode, ma tenendo conto dei reali bisogni del soggetto in trattamento. Tra i vari concetti ripresi e ribaditi con forza c’è quello relativo al fatto che il soggetto in età evolutiva che ha “oggi” una difficoltà, sarà “domani” un adulto che deve avere la possibilità di inserirsi nel gruppo sociale di appartenenza. Pertanto accanto agli obiettivi “mirati” da raggiungere nel breve periodo, c’è la grande “meta” che è quella di preparare il soggetto all’ingresso in una reale dimensione di partecipazione e di inclusione.
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