È in libreria un altro libretto di inediti nieviani per i tipi della Gaspari editore con la collaborazione della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, dopo la pubblicazione l'anno scorso, sempre da Gaspari, del poemetto inedito di Ippolito Nievo, Lo studente. Quest'anno però una sorpresa: l'inedito proposto non è di Ippolito ma del fratello minore Alessandro. Si tratta, infatti, della trascrizione di un quaderno di appunti storici appartenuto ad Alessandro Nievo, a cura di Olivieri: a fugare ogni sospetto di essere immersi nel pettegolezzo famigliare, nella storia vista dal buco della serratura, Maria Rosa Santiloni (segretaria generale della Fondazione) nella sua introduzione ricorda come questo quaderno di appunti sia stato ritrovato durante un generale riordino degli archivi di famiglia nella prospettiva di ampliare la conoscenza di Ippolito con possibili nuove acquisizioni di materiali. Lo scopo, ribadisce il curatore, di dedicarsi a "lavori attenti non solo ai capolavori ma anche alla ricostruzione dell'ambiente in cui nascono i grandi testi deve servire a capire quale fosse la cultura, le letture, le scritture private degli intellettuali di medio Ottocento". E allora il lettore può scoprire che Alessandro Nievo non è solo il fratello minore di Ippolito e colui che dà origine al ramo attuale della famiglia Nievo ma anche un attento "studente" della storia nazionale italiana nel Settecento. Grazie alla particolare cura dell'edizione, infatti, vediamo come nel quaderno egli annoti con cura i testi degli storici del tempo, innanzitutto La storia della rivoluzione francese di Thiers, probabilmente nella versione italiana del 1835-39, riportandone anche i fatti minori delle campagne napoleoniche in Italia e ridisegnando le cartine degli originali, cartine opportunamente e preziosamente riprodotte nell'edizione di Gaspari. E chi ha la pazienza e la curiosità di soffermarsi sulla fotografia del manoscritto potrà intuire come lavorava Alessandro: sulle pagine di sinistra con il libro aperto davanti, riportava i fatti bruti, sulla pagina di destra li rielaborava in un quadro generale, e questo duplice livello di scrittura è stato reso nel libretto con l'uso del corsivo per gli appunti sulla sinistra e il tondo per gli appunti più generali. Quello che colpisce è gli eventi studiati da Alessandro sono gli stessi eventi narrati nelle Confessioni di un italiano. Il lettore specialista potrà ipotizzare una connessione, una convergenza di interessi tra i fratelli, tutta da dimostrare ma affascinante.
Marco Castagna
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