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In questa prima avventura, facciamo la conoscenza dello sgangherato avvocato napoletano.
«E insomma, ecco com'è iniziato. Non è mica raccontare, questo. Un racconto deve avere un capo, una coda e soprattutto un bel po' di carne in mezzo; se no, - inevitabile, - la gente si scoccia. Perché mai - dice la gente che si scoccia - dovrei prendermi il disturbo di capirti? Non voglio mica lavorare al posto tuo. Portami da qualche parte, piuttosto.»
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome, come fossero persone di famiglia. È stato appena lasciato dalla moglie, ma cerca con ogni mezzo di mantenere un legame con lei e i due figli adolescenti. Un giorno viene improvvisamente nominato difensore d'ufficio di un becchino di camorra detto "Mimmo 'o burzone" e, arrugginito com'è, deve ripassarsi il Bignami di diritto. Ma ce la fa, e questo è solo il primo dei piccoli miracoli che gli capitano. Il secondo si chiama Alessandra: la pm più bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. E intanto Vincenzo riflette sull'amore, la vita, la delinquenza, la musica: su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, di deriva in deriva.
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Lettura piacevole e a tratti divertente . L’avvocato Malinconico è però una figura che non vorrei incontrare nella realtà, troppo pressapochista ed inaffidabile…
Brillante, geniale, risate garantite con un tocco di tragicomica indulgenza per questo personaggio Malinconico, che siamo un po' tutti noi
L'avvocato Malinconico è un personaggio sgualcito dalla vita: una ex moglie di cui è ancora innamorato; una figlia che incontra di nascosto in un fast food all'aeroporto; un figlio strano che non comprende fino in fondo; un lavoro che non gli dà nessuna soddisfazione e poco guadagno. De Silva dà vita ad un personaggio che, purtroppo, è molto ma molto reale, le sue peripezie giudiziarie, il suo ufficio arredato con mobili Ikea, i clienti che hanno preso l'avvocato per uno psicanalista gratuito, non sono, ahimè, frutto di fantasia. Le sue riflessioni su argomenti vari e il suo spaesamento sono quelli di una generazione in agonia... Unica pecca lo stile a volte un po' faticoso da leggere e le continue digressioni che appesantiscono il discorso. Attuale
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