Non c'è più scampo

Ancora una volta un'ambientazione esotica che avvalora ancora di più la bellezza del romanzo; se poi ci aggiungiamo i personaggi e il solito intreccio siamo a cavallo. Tra i migliori della Christie. Simpatica anche la copertina

Intrigante per contesto e per la personalità della vittima, ma, a mio avviso, manca l'introspezione psicologica di altri capolavori della Christie

Agatha Christie non ha bisogno di spiegazioni o lodi, non a caso e senza ragione può essere definita la regina del giallo e i suo personaggi, tra cui spicca per acume e capacità Poirot, sono impressi nell'immaginario collettivo. Questo romanzo, come altri, ci presenta un ampio ventaglio di umanità e il protagonista indaga attraverso gli aspetti psicologici dei comprimari. Abbandonato lo stile più "scientifico" di Holmes e quello più "matematico" di Philo Vance, la Christie si affida alla conoscenza dell'ambito umano di Poirot ed il risultato è ottimo. Encomiabile la scelta di narrare la storia attraverso un punto di vista diverso dalla terza persona onniscente. Resta un solo limite: l'età del racconto, datato, e la risoluzione finale risente di ciò, oltre a risultare leggermente forzata, anche se inimmaginabile grazie alle false piste seminate in tutte le pagine; spiace comprendere che mai avremmo potuto arrivarci con le nostre forze (se non per un piccolo indizio troppo flebile per essere decisivo). Giallo comunque sopra la media e da leggere assolutamente. Consigliato agli amanti della Christie e di Poirot; sconsigliato a chi non può sospendere un minimo di giudizio realistico e vuole un mondo moderno in cui muoversi.