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Il nostro cuore volge al Sud. Lettere di viaggio. Soprattutto dall'Italia (1895-1923)
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Il nostro cuore volge al Sud. Lettere di viaggio. Soprattutto dall'Italia (1895-1923)
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"Il nostro cuore volge al Sud": a ragione è stata scelta come titolo del libro questa citazione, tratta da una lettera di Freud alla moglie da Lavarone il primo settembre del 1900; infatti, benché contempli anche viaggi verso il settentrione (in Inghilterra e in Olanda), nonché un soggiorno in America, questa raccolta epistolare concerne soprattutto una serie di periodi di vacanza trascorsi da Freud in quel meridione - per lui esso comprendeva anche l'Alto Adige e la Svizzera e si estendeva fino alla Sicilia e alla Grecia che, con le sue seduzioni archeologiche, climatiche e gastronomiche, per molti anni egli adottò quale antidoto temporaneo contro la routine logorante della quotidianità nell'amata-odiata Vienna.
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Autore:
Traduttore:
Curatore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2003
In commercio dal:
17 settembre 2003
Pagine:
437 p., ill. , Rilegato
EAN:
9788845254802
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Dr. Giuseppe Paolo Mazzarello
03 luglio 2008
Nella presente edizione la prima lettera é del 1895 e proviene da Venezia. L'ultima é del 1923 e proviene da Roma. Nell'arco di tempo compreso un uomo viaggia accorgendosi gradualmente di essere orfano. Freud non sta mai completamente bene da nessuna parte. Si alza presto alla mattina. Riflette sul trattamento ricevuto negli alberghi ma poi si immerge nel trattamento che lui stesso riserva ai luoghi incontrati. Le suggestioni gli derivano dalle antichità, sia nelle costruzioni che nelle arti figurative. Lì ritrova le radici della sua identità ed alla fine si ritrova con un'identità maschile romana. Insomma, bisogna attaccarsi a qualcosa di antico. Interessante come sia insofferente alle influenze che gli derivano dal soggiorno Americano. Come se la sua identità non possa essere interamente applicata all'attività. Così, dopo avere letto questo libro, ci resta qualcosa da fare. Tra i vari compagni dei viaggi citati, i figli ci sono sembrati quelli maggiormente in grado di goderseli.
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