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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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Nonostante il gran numero di dati e notizie interessanti, è uno dei libri più stupidi che abbia mai letto, un manuale di ottusità. Di seguito alcuni dei principali difetti del libro: Una visione del mondo completamente USA-centrica (sembra che per gli autori il resto del mondo non esista). I modelli a cui guardare acriticamente sono Google, Apple, Facebook e Amazon, in sostanza i colossi del capitalismo che già ora vantano un gran numero di porcate fatte a scapito della libertà personale, senza tralasciare i bambini cinesi che producono gli iphone, ecc. ecc. La pretesa di organizzare l'umanità seguendo esclusivamente le regole del mercato e della tecnologia (alla faccia della formazione umanistica). 314 pagine di imbarazzante euforia per il digitale che salverà il mondo, e due pagine di possibili problematiche legate a questi modelli (Evgeny Morozov avrebbe qualcosa da dire). Totale incapacità di vedere problemi e soluzioni da punti di vista non tecnologici (e per due esponenti del MIT dovrebbe essere un paradosso). Infine molti concetti sono spesso inutilmente ripetuti. La buona notizia è che possiamo dormire sereni perché il digitale salverà il mondo... magari l'umanità no, ma qualche sacrificio bisogna pur farlo no?
Le nuove tecnologie informatiche, l'aumento del livello di digitalizzazione e informatizzazione un po' ovunque, portano benefici per tutti e semplificano la vita, ma al contempo accrescono le disuguaglianze nei redditi, con una fetta sempre più piccola della popolazione che si appropria di una fetta sempre più grande della ricchezza, e aumentano il tasso di disoccupazione, in una logica di sostituzione della macchina all'uomo. Un processo che, come spiegano molto bene gli autori, è iniziato con la Rivoluzione industriale e l'avvento della macchina a vapore. La tesi (ottimistica) espressa in questo interessantissimo saggio è che se l'uomo è stato in grado di adattarsi e non soccombere nel corso della prima era delle macchine, può esserlo anche in quella che viene identificata come la seconda età delle macchine. Le raccomandazioni fornite dai due ricercatori per promuovere l'adattamento e agevolare l'integrazione tra l'essere umano e le nuove tecnologie spaziano da forme alternative di tassazione e di reddito minimo garantito, a ristrutturazione del concetto di PIL e cambiamenti significativi nel sistema scolastico, sistema ancora oggi basato su un principio di apprendimento nozionistico nato nell'Inghilterra dell'epoca vittoriana.
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