Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
O d'amarti o morire - Francesca Guercio - copertina
O d'amarti o morire - Francesca Guercio - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 4 liste dei desideri
O d'amarti o morire
Disponibilità immediata
13,30 €
-5% 14,00 €
13,30 € 14,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
13,30 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria DEIOS di Marsala
13,30 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
ibs
7,70 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
13,30 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria DEIOS di Marsala
13,30 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
7,70 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
O d'amarti o morire - Francesca Guercio - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Certe volte le cose vanno tanto male che una può decidere d’ammazzarsi. Altre volte, invece, vanno peggio e succede che dopo morta una si ritrova sulla station wagon dell’uomo che l’ha sedotta e abbandonata a fare i conti con tutte le rogne a cui voleva sottrarsi. Lei è una donna qualunque. Lui un attore affetto da una forma acuta di narcisismo. Gli scenari e i personaggi quelli di un piccolo mondo ordinario, di un’Italia provinciale. Dopo la collera iniziale, la protagonista decide di abbandonarsi all’avventura cercando di trarne il migliore insegnamento possibile. Per raccontarlo, sceglie la forma della cantafavola, tra lepidezze prosastiche e qualche condiscendenza alla poesia. Poco alla volta scopre che dall’anomala condizione di fantasma il percorso di autoconoscenza sembra perfino presentare qualche vantaggio.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2021
12 gennaio 2021
328 p.
9788885737457

Voce della critica

È al suo esordio, Francesca Guercio, con O d’amarti o morire, un romanzo pubblicato da Polidoro editore all’inizio di questo anno pieno di aspettative. Il titolo è tratto da uno dei madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa, autore del ‘500, e non c’è da sorprendersi che alla poesia sia dato il compito di aprire un testo che è stato definito, intuitivamente, una “cantafavola” – ibrido tra prosa e poesia. Il racconto è bizzarro, una sorta di scherzo del destino: la donna che fa da io-narrante è, infatti, una sopravvissuta a metà, una morta che ritorna sulla terra, inspiegabilmente, come spettatrice della vita altrui. Accade poco dopo essersi suicidata gettandosi nel Grand Canyon, con la speranza di liberarsi dall’assenza soffocante di Lui, l’uomo che ha amato e che ama ancora. Eppure, quando risale dall’abisso della morte, è proprio sua la Ford in cui si ritrova come fantasma, ed è sua la vita a cui sarà costretta ad assistere. Lui è un attore pieno di sé, vittima della propria ambizione vorace; un uomo circondato da donne che non si concede mai di amare e che lascia senza alcuna spiegazione, quando il rapporto sta diventando fin troppo forte. Nella sua vita c’è solo una donna stabile: si chiama Eliana ed è la moglie di sempre, oltre che la madre di suo figlio Patrizio. Il loro rapporto è un saliscendi turbolento: a volte si gridano addosso, più raramente si sciolgono in un abbraccio. Stanno insieme ma sono soli, in fondo, come se vivessero due vite parallele: Eliana fa la parte di una strana e contemporanea Penelope, rimanendo a casa con il figlio e aspettando il ritorno di Lui; Lui, invece, si è trincerato in una bolla solida e compatta nella quale nessuno è ammesso, e trascorre la vita viaggiando su e giù per l’Italia, tra teatri e associazioni culturali.

Lo spunto del romanzo sembra riecheggiare quello di altre storie: impossibile non pensare, per esempio, ad Acquabuia di Joyce Carol Oates, un lungo monologo attraverso cui una donna racconta come l’uomo che “amava” – anche qui, di un amore a senso unico – l’ha abbandonata mentre moriva. Ma il romanzo di Francesca Guercio non ha nulla a che fare con questo tipo di narrazioni. Non è una tragedia né il racconto sublimato di un sogno afflosciatosi su se stesso. È, invece, un libro scanzonato, animato da una voce cinica e sarcastica che procede dissacrando quei concetti che, nell’immaginario comune, sono ammantati di un senso di assolutezza: amore, morte, sofferenza, solitudine, orgoglio. Questo romanzo si muove in un mondo pienamente postmoderno, nel quale non è possibile trovare altro che relitti, brutte copie, uomini e donne che si tengono in piedi a fatica, portando avanti una recita a cui non credono più neanche loro. E infatti gli intermezzi poetici che scandiscono il racconto hanno la struttura di inventari di cianfrusaglie, di racconti quotidiani frammentati e smozzicati. Non c’è alcun messaggio nascosto, non ci sono verità da decifrare: c’è solo lo spettacolo dell’insensatezza dell’esistenza, il rumore in sottofondo delle televisioni, le leggi di mercato, le bollette da pagare.

Comunità di rappresentatori, tutti / siamo donne e uomini esitanti / sul ciglio dell’eterna narrazione / funzioni verbali degli eventi, strumenti / del pensiero divertenti / nel senso ontologico del verso / inteso come volta, direzione / senza riposo nel tempo liberato / occupato da armistizi celebrali.

Di questo mondo insensato e abbandonato a se stesso non resta altro che ridere, e difatti la protagonista non prende mai sul serio né se stessa né il mondo che ha attorno. Il suo sguardo è irriverente, scomposto, anche nei confronti delle consuetudini letterarie: la narrazione scalpita, si lascia andare, infrange il muro che separa storia e lettore attraverso la metalessi – ed è tutto un gioco di ammiccamenti, come in una puntata di Fleabag.

Può succedere che mentre ti godi una pausa dal lavoro, rilassata e senza ombra di paturnie, scorrendo il programma di posta elettronica in compagnia di un tè forte e profumato, lui riesca a ingrigirti l’esistenza con un’inattesa e-mail in cui il resoconto farraginoso del suo dramma del momento si coniuga alla tristezza del ramo che si secca, dell’astro che si spegne, dell’animale ferito che rantola. […] Deposto il tè e accantonato il diritto alla tranquillità, il bisognoso viene senz’altro collocato al vertice del podio; e mentre il resto del mondo staziona in seconda posizione tu occhieggi vereconda dal terzo gradino a sinistra.

Eppure, al di là dell’ironia e del sarcasmo, a volte, tra le righe, si intravede una profonda malinconia, un senso irrimediabile di solitudine. È la consapevolezza del fatto che la vita assomigli a una recita venuta male, nella quale ad alcuni spetta la parte degli sconfitti e ad altri quella di chi rimane in piedi. Ma è una parte, appunto, che serve a soffocare la realtà: e cioè il fatto che anche i narcisi, alla fine, non sono altro che bambini che camminano sui trampoli, in un difficile esercizio di equilibrio. E allora, questo O d’amarti o morire, più che una commedia, è una sorta di tragicommedia, una riflessione disincantata che sorvola paure, ansie, personalità inconsistenti, risa e lacrime soffocate – a volte plana più in basso, rischiando di toccare terra; altre preferisce rimanere distante, nella maniera in cui solo una morta, e cioè una che non ha più a che fare con questo mondo, può fare. La voce di Francesca Guercio è una ventata d’aria fresca, che non si tira indietro davanti alla possibilità di sperimentare con i registri, le tecniche narrative e la lingua. E arrivati alla fine di questo viaggio, il traguardo ha il senso di una chiara consapevolezza: in questa esistenza, piena di contraddizioni, ognuno cerca di tenersi in piedi come può.

Recensione di Rebecca Molea

 

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore