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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2013
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A quasi tre anni dall'esordio, ritorna Anna Calvi, chanteuse londinese che con il disco d'esordio ha stregato pubblico e critica, capace con un solo album di mettere a tacere la pletora di band e divette del pop contemporaneo. Alla seconda prova sulla lunga distanza Anna non delude le aspettative, regalandoci un album intenso e coraggioso, che si nutre di estremi. Le prime due canzoni ("Suddenly" ed "Eliza") si ricollegano al discorso lasciato interrotto con il disco precedente. La seconda traccia in particolare, sorta di versione futuribile di Roy Orbison,riesce a commuovere e incantare fino al grido finale che sublima dolore e speranze tradite. Ma la parte più affascinante del disco si palesa in traccie come "One Breath", che parte quasi parlata per poi interrompersi e lasciare spazio a un ottetto d'archi che disegna geometrie convulse nel cielo; in una "Carry me over" che propone un affascinante mix di generi:un ibrido tra una colonna sonora hitchcokiana e il Peter Gabriel sperimentale del secondo e terzo album.E ancora "Tristan": Diamanda Galas l'avrebbe fatta volentieri sua. I capolavori del disco, rispondono al nome di "Sing to me" e "Bleed into me". La prima, meravigliosa elegia dedicata a Maria Callas,parte in sordina per poi innalzarsi in un sublime canto Morriconiano. La seconda: canto pagano sorretto da accordi di chitarra che sembrano rintocchi di campane nel vento; ad annunciare l'arrivo dell'alba e forse un nuovo inizio.
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