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In un solo volume che rappresenta una splendida strenna natalizia, raggruppiamo due testi fondamentali del simbolismo e dell’ermetismo collegato all’arte araldica. Viel espone i risultati inediti di numerosi anni di ricerche e cerca di rispondere all’affermazione: «Non esiste ancora una teoria veramente soddisfacente che spieghi la nascita e l’improvviso sviluppo, in tutti i paesi d’Europa, dell’araldica. Viel inizia il suo discorso dal campo di battaglia di Hastings, tra Normanni e Sassoni, fornendoci una interpretazione originale delle figure della Tapisserie de Bayeux. Il duello mortale tra Guglielmo di Normandia e il re sassone Harold, diventa così anche lo scontro tra il drago a lo swastika.Dalla notte dei tempi giungono e vengono spiegati i segni che hanno influenzato i più antichi popoli d’Asia e d’Europa. Il discorso si evolve tra le grandi famiglie degli Angiò e dei Plantageneti e le affascinanti personalità di Enrico II, Goffredo d’Angiò, Riccardo Cuor di Leone e Giovanni senza Terra. Si dimostra che le sanguinose contese per la supremazia abbiano avuto come sottofondo la figura emblematica del leopardo che ancora oggi adorna lo stemma d’Inghilterra. I grandi miti del Medioevo: il Graal, Artù, Lancillotto e Parsifal, segneranno anche l’introduzione di nuove figure fantastiche e dell’affermarsi del simbolo del leone che verrà poi ripreso e adottato dal Cristianesimo. L’evolversi, i mutamenti, il trascorrere e il divenire del Medioevo, da un originale punto di vista: il blasone.La seconda opera è la riscoperta di un antico e rarissimo testodi araldica. Il discorso e le tesi degli autori si accentrano sul simbolismo iniziatico, in tutte le sue forme: le croci, l’uomo, gli animali, i vegetali, le professioni, gli oggetti celesti e il mito. Non vengono infine dimenticati i segni e le raffigurazioni attinenti le società segrete e la religione.
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