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Un libro interessante, soprattutto per il tema trattato e il punto di vista da cui si avvicina: la giornata della fede e le donne. Orgomenti spesso (sempre?) trascurati dalla storiografia "aulica". L'autrice affronta, con sufficiente equilibrio, l'argomento, che espone in maniera molto godibile. Questa forse la nota più lieta, soprattutto per i non "addetti ai lavori" ma "semplici appasionati" di storia! Prosa leggera e filante. Forse non tutte le conclusioni possono essere condivisibili (dal punto di vista "tencico" intendo, non politico) tuttavia, a mio parere, un libro da leggere che aggiunge un "qualcosa in più" su un periodo già abbondantemente sviscerato. Cosa non sempre facile.
Recensioni
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Il 18 dicembre 1935, "giornata della fede", le donne italiane furono chiamate a donare la fede nuziale in cambio di un anello metallico senza valore, seguendo l'esempio della regina e dimostrando in tal modo la "fede" che riponevano nella patria fascista. Esattamente un mese prima di questo rito d'offerta collettiva, inscenato con profusione di mezzi, la Società delle Nazioni, a causa dell'aggressione all'Etiopia, aveva deciso sanzioni economiche nei confronti dell'Italia. La rilevanza della giornata della fede, citata in quasi tutti i testi sul ventennio, è ampiamente riconosciuta. Mancava tuttavia finora una ricostruzione dettagliata dei presupposti e del contesto storico di questo evento. Nell'analisi di Petra Terhoven la decostruzione della campagna propagandistica appare funzionale all'approfondimento di due strutture costitutive del dominio fascista. In primo luogo, il ruolo centrale dell'espansionismo militare non solo come mezzo per un fine di politica estera, ma anche come strumento di consolidamento e di mobilitazione interna. In secondo luogo, il coinvolgimento delle donne in un progetto di nazionalizzazione delle masse privo di qualsiasi valenza emancipatrice e, al contrario, fondato su un'immagine tradizionale e conservatrice della femminilità. Un'esaltazione, dunque, della donna come madre e come moglie che, nella giornata della fede, troverà appoggio e protezione nella chiesta cattolica, tanto da indurre l'autrice a parlare anche in polemica con gli scritti di Emilio Gentile di "religionizzazione" del fascismo piuttosto che di "religione" fascista.
Francesco Cassata
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