Ossessione

Debbo confessare che solo la forza di volontà, stavolta, mi ha impedito di mollare questo libro. Pensare che non è brutto, tratta argomenti che non mi dispiacciono ed è accurato nei particolari: di Kellerman ho letto già diverse avventura della coppia Sturgis (investigatore) e Delaware (psicologo), ricavandone sempre buone sensazioni, anche se poche punte d'eccellenza. Qui però l'autore eccede: i particolari sono troppi, la narrazione ne risulta così gravata da apparire quasi immota, non c'è slancio né vitalità, e anche l'adrenalina è così centellinata da essere inavvertibile, peccato mortale per un thriller. Lunghe pagine di metodo investigativo, di appostamenti, di interrogatori, suggeriscono quasi d'essere in presenza di verbali di un'Autorità, piuttosto che di un romanzo: un pathos che non vi dico! Nemmeno il finale soddisfa: dopo tanto almanaccare, tante descrizioni alternate a tratti di nessun conto né utilità pratica, ci si aspetterebbe per lo meno qualche colpo di genio, un po' di fuochi pirotecnici. Invece l'autore, forse ignaro di aver partorito un romanzo parecchio tedioso, tronca la suspense in pochissime pagine, e si lascia poi andare a una lunga e loffia conclusione-spiegazione che affossa definitivamente il romanzo.

un gran bel libro, molto scorrevole e ricco di dialoghi.unico difetto è che và letto di seguito in quanto essendo ricchissimo di personaggi se non lo si legge con un certo ritmo si perde il filo della storia.Dopo le ultime delusioni degli ultimi romanzi di kellerman, una storia di nuovo all'altezza.