Edizione in vinile.
Andare contro al buon senso è naturale per i DevilDriver. La rinomata (e ben oliata) groove machine californiana è stata parte costante ed efficace del mondo Metal per buona parte degli ultimi 20 anni. Grazie ad album come il distruttivo “The Fury of Our Maker’s Hand” (2005), il brutale album del 2011 “Beast” e l’acclamato capolavoro del 2016 “Trust No One”, la band, guidata dal cantante Dex Fafara (ex Coal Chamber), si è ampiamente meritata un posto nel firmamento del Metal Moderno. “Outlaws ‘til the End vol. 1” è una devastante collezione di reinterpretazioni METAL di alcuni dei brani outlawcountry preferiti da Dez e compagni, al tempo stesso una sorprendente palla curva e un feroce attestato di individualità di una band che non le manda certo a dire. “Il blues e l’outlaw country sono ciò che hanno dato vita al rock ‘n’ roll. C’erano prima del rock… e nella mia mente, ho sempre sentito questi brani in modalità heavy” spiega Dez. Dai primi secondi della versione DevilDriver di “Country Heroes” di Hank III (nipote del celebre Hank Williams) con lui in persona come ospite alla voce) in avanti, “Outlaws ‘til the End” è semplicemente uno degli album più feroci che la band abbia inciso finora. E, cosa più importante, questi brani evocativi ed irresistibili sono stati ricostruiti da zero, potenziati dal classico sound DevilDriver e impreziositi dall’indiscusso ruggito selvaggio di Dez. Completano questo progetto senza precedenti una lista di ospiti, luminari del metal e del country: Wednesday 13, Brock Lindow (36 Crazyfists), Burton C. Bell (Fear Factory), Lee Ving (Fear), Randy Blythe e Mark Morton (Lamb of God) e John Cash JR, figlio di Johnny Cash. Il matrimonio perfetto tra country strafottente e la sfibrante supremazia Groove Metal, è una roulette russa rivoluzionaria portata avanti da veri fuorilegge Heavy Metal.
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