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Semplicemente un capolavoro, un libro a mio avviso da adottare nelle scuole in quanto profondo, scorrevole e mai invadente. Un libro per non dimenticare eroi ed eroine che hanno portato a termine la loro dura missione: non arrendersi innanzi alle ingiustizie che crimine organizzato, talvolta agevolato dalla parte marcia dello Stato, pretende di imporre. Un libro nel quale è doveroso immergersi e riflettere perchè se non apprendiamo la storia non possiamo pretendere neppure di sperare in un futuro migliore. Se posso permettermi, a mio modesto e sindacabile parere, l'unica cosa che non ho condiviso nel libro (capitolo "Gli occhi di Piero") è stato comparare il povero Piero Bruno con Carlo Giuliani in quanto quest'ultimo credo fermamente, a differenza di tutti gli altri esempi riportati nel capolavoro di Biacchessi, sia stato vittima delle proprie azioni piuttosto che dello Stato. Concludo complimentandomi con il Sig. Biacchessi perchè anche pubblicando questi libri si combatte il marciume, organizzato o istituzionale cha sia, dal quale siamo circondati.
Libro breve ma efficace che tiene vivo il ricordo di persone morte per ideali o più semplicemente per essersi trovate nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Interessante anche perché l'autore ci narra le vicende di persone ai più sconosciute, la cui scomparsa non viene certo ricordata annualmente dai nostri imparziali (???) mezzi di comunicazione.
Caro Sarri, apprezzo i suoi consigli. Ma "Il paese della vergogna" non é un libro d'inchiesta. Raccoglie i testi degli spettacoli di teatro civile (oltre 500) che racconto sui palchi italiani. E dimostra che in Italia si parla molto di queste ma non ha la capacità di indignarsi davanti alla giustizia negata, al revisionismo sulle verità accertate dalla storia.
Recensioni
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Daniele Biacchessi, giornalista di Radio 24, racconta le grandi stragi che hanno insanguinato l'Italia dal 1944 al 1993, dal punto di vista degli esiti giudiziari. Trovati i colpevoli? A che punto sono le indagini? Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto, Portella della Ginestra, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, treno Italicus, stazione di Bologna
Le stragi impunite dalla parte delle vittime. L'Italia delle verità negate.
E ancora, com'era avere vent'anni, con le storie di Fausto e Iaio, Piero Bruno e dei cinque anarchici del Sud. I delitti di mafia, con Peppino Impastato, Giorgio Ambrosoli, Falcone e Borsellino, don Puglisi, Libero Grassi.
Il paese della vergogna contiene flash, racconta circostanze, dà volti a nomi e personaggi, ne colora i contorni, li mette insieme, infonde e intreccia emozioni, ma soprattutto sollecita la coscienza civile, quella che parla di altri ma che si riferisce proprio a noi stessi. Ci sveglia da una letargia pericolosa e profonda, ci scuote e ci invita a meditare.
Un libro sulla cronaca nera e giudiziaria, ma soprattutto una testimonianza appassionata scritta dalla parte delle vittime, dei familiari delle vittime e di chi ancora aspetta che sia fatta giustizia.
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