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Fino al 7 gennaio 2017 presso la Fondazione del Monte di Bologna si terrà la prima mostra monografica italiana dedicata a Chris Ware, di professione genio del fumetto. La mostra ha aperto a fine novembre in occasione del festival bolognese BilBOlbul e continuerà fino all’anno nuovo, offrendo uno sguardo completo sulla vita e sulle opere dell’autore dell’insuperato Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla Terra (recentemente riportato in Italia da Coconino) e il non-libro Building Stories (ancora inedito nel Belpaese, sigh). Un evento imperdibile e la giusta celebrazione per l’artista, a cui per l’occasione è stato dedicato il volume Chris Ware.
Il Palazzo della Memoria (Coconino Press -Fandango, a cura dell’associazione Hamelin), il titolo definitivo per gli appassionati. Il materiale raccolto nel libro traccia la storia dell’autore e il suo percorso artistico, lasciando molto spazio a Ware stesso di raccontare le proprie influenze. In aggiunta ai saggi di Ivan Brunetti e Chip Kidd, ci sono due lunghe interviste all’autore stesso (alla Paris Review e al tedesco mono.kultur), riportate integralmente e da non perdere. Dalla chiamata provvidenziale di Art Spiegelman, che gli affidò una manciata di pagine del suo RAW Magazine, all’approdo al mainstream, la mostra e il volume raccontano Chris Ware nel modo più completo. C’è “Potato Man”, uno dei suoi primi personaggi, e i profili di Vladimir Nabokov, Richard McGuire e Rodolphe Tòpffer scritti dal fumettista, in una sorta di caccia al riferimento che ha fatto di Ware quello che è – e spiegano perchè vale la pena fare un salto a Bologna.
Voto 4/5
Recensione di Pietro Minto
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