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Degna "continuazione" di Storie e leggende Napoletane. Da leggere.
Il catalogo della commendevole Adelphi si conferma tra i più interessanti del panorama editoriale italiano, Calasso affida allo storico Giuseppe Galasso la curatela di una selezione di scritti su Napoli, scelti tra gli innumerevoli prodotti da Croce nel corso della sua lunga e prolifica carriera. All’interno della sterminata bibliografia crociana questo volume costituisce un’opera minore ma di sicuro pregio, essa raccoglie parte delle ricerche effettuate dal filosofo su aspetti talvolta secondari della città partenopea ma che si possono facilmente ricondurre alla Grande Storia, trattata in lavori di più ampia portata (“Storia del Regno di Napoli”). “Un paradiso abitato da diavoli” rappresenta quasi un divertissement, una concessione alla pura curiosità (arricchita però da riflessioni di spessore) all’interno di un ponderoso percorso di studi, Croce evita tortuose interpretazioni storico-filosofiche per raccontarci con leggerezza fatti, usi e costumi di varie epoche della storia napoletana, un autentico omaggio – non esente da punzecchiature - alla sua città (lo studioso nacque a Pescasseroli ma nel 1886, ventenne, si stabilì a Napoli dopo una parentesi romana seguita alla morte dei familiari nel terremoto di Ischia del 1883). All’interno del libro particolarmente apprezzabili le memorie dei soldati spagnoli (spesso meri avventurieri e tagliagole) di stanza a Napoli durante il dominio degli Asburgo, le vicissitudini dei celeberrimi Lazzari nel XVIII secolo e il loro ruolo contro-rivoluzionario durante i fatti della Repubblica Napoletana del 1799, il magnifico tour tra palazzi signorili e chiese ed infine il ricordo della meravigliosa metropoli campana negli ultimi decenni di regno borbonico.
Recensioni
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L'orizzonte della riflessione crociana è molto esteso tendenzialmente universale: un sistema filosofico aperto pensato per spiegare il mondo nelle sue mutevoli articolazioni. Analogamente il raggio degli interessi di Croce è assai vasto e abbraccia diversi aspetti dello scibile umano: storia politica filosofia economia critica letteraria. Occorre non dimenticare però che l'opera crociana ha anche un definito baricentro affettivo costituito dalla città dove visse. Nato a Pescasseroli in Abruzzo per formazione esperienza di vita frequentazioni relazioni Croce fu in tutto e per tutto napoletano. Il radicato attaccamento alla sua patria ideale non gli impediva però una consapevole distanza critica dal cliché della Partenope "troppo indulgente e troppo rilassata". A ciò si aggiunga la necessità di rimarcarne i profili di impegno civico oltre che intellettuale anche al fine di giustificare la locuzione "Napoli nobilissima". Trascegliendo con grande finezza dalle molte raccolte storiche ed erudite Galasso ha messo insieme un'antologia dedicata appunto a Napoli. Per restringere un campo assai vasto non contenibile in un singolo volume il curatore ha fatto ricorso a un duplice criterio. Ha individuato un nucleo tematico più definito di quello genericamente locale partendo dallo stereotipo di Napoli come paradiso abitato da diavoli. In secondo luogo ha ristretto l'ambito cronologico non attingendo a sillogi come le Storie e leggende napoletane o La rivoluzione napoletana del 1799 ma privilegiando pagine scritte negli anni venti e trenta quando la riflessione crociana si faceva più inquieta e consapevole del mutamento epocale fissato dalla grande guerra. Ne è venuto fuori un volume dotato di una forte unità e che si legge come un'affascinante guida storica. In filigrana si presenta inoltre come un inconsueto breviario civile.
Maurizio Griffo
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