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Paradiso Occidente. La nostra decadenza e la seduzione della notte - Stefano Zecchi - copertina
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Paradiso Occidente. La nostra decadenza e la seduzione della notte

Descrizione



Saggio filosofico ma anche pamphlet irriguardoso nei confronti del «politicamente corretto», Paradiso Occidente ci invita a una riflessione sul destino della nostra civiltà e dei suoi valori, per superare le paure e restituirci uno sguardo finalmente aperto alla speranza.

Occasum, «terra della sera», è questa la radice del termine «Occidente», il suo senso profondo, nel quale sembra compiersi un destino ineluttabile. La grande filosofia del Novecento ha evocato questo destino come un inesorabile tramonto della nostra civiltà, un tramonto che, però, non ha mai conosciuto la notte, divenendo una lunga, interminabile decadenza. E tuttavia, questo Occidente in declino ha diffuso nel mondo i suoi modelli di vita, ha colonizzato senza essere colonizzatore: migliaia di persone, oggi, fuggono dalle proprie terre per venire a vivere da noi. Perché l'Occidente è visto come un paradiso: sarà anche mediocre, senza quelle tensioni utopiche e quelle energie progettuali che un tempo ha conosciuto, ma chi si guarda intorno non trova di meglio di questo pur modesto paradiso. Ha senso salvarlo dalla notte in cui può definitivamente sprofondare la sua cultura? Come proteggerlo dall'attacco dei fondamentalismi? C'è ancora una bellezza che sia testimonianza della nostra umanità? Può l'altra notte – quella d'Oriente, le «mille e una notte» dimenticate nei secoli, dove risuona l'eco dei versi del poeta, dove tutto ritorna all'origine, al mistero, simbolo d'incontro meraviglioso tra civiltà – comunicare un senso ancora valido e fondante per noi? Sono domande a cui Stefano Zecchi risponde ripercorrendo in particolare i temi che hanno segnato la cultura europea del XIX e del XX secolo e sui quali è opportuno ricominciare a interrogarsi. In dialogo con Nietzsche, attraverso le tesi di Oswald Spengler sulla decadenza delle civiltà, le riflessioni di René Guénon sull'Oriente, gli scritti di Martin Heidegger sul dominio della tecnica nell'epoca del nichilismo, nonché la rilettura di alcune tra le opere fondamentali della letteratura occidentale, Paradiso Occidente affronta le grandi questioni della contemporaneità: la globalizzazione economica che cancella ogni diversità, il multiculturalismo che impone l'accettazione acritica di valori estranei alla nostra tradizione, il decadimento della bellezza ridotta a mero gusto personale, il venir meno di principi trascendenti che dà all'uomo l'illusione di oltrepassare i limiti della propria condizione, il potere assoluto conferito alla ricerca scientifica. E ristabilisce un dialogo originale e fruttuoso con un'epoca oggi forse inattuale: il Romanticismo, la sua arte e la sua filosofia, un'idea di civiltà densa di energia progettuale e di tensione utopica che presto la nascente società di massa avrebbe spazzato via, aprendo così le porte a una lunga, interminabile decadenza.
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Dettagli

2016
15 novembre 2016
248 p., Rilegato
9788804675006
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Indice


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Prologo in paradiso, non in cielo

Parte prima. La filosofia del tramonto
I. Gli sconfitti della storia
- Tramonto umanistico - Le tradizioni dell'Occidente - L'uomo della tradizione - L'ossessione dell'azione - Una scommessa sul destino dell'Occidente - Di fronte al nulla, la bellezza - Simbolismo del sapere - Dall'Oriente, la barbarica vitalità - Multiculturalità

II. Decadenza e nichilismo
- Il «perfetto nichilista» - La crisi di valori del razionalismo e la ricerca di un nuovo umanesimo - Sradicamento. Solo un Dio ci può salvare - Quale significato della vita nel tempo del nichilismo? - Arte e nichilismo - Attraverso l'arte la rinascita dell'Occidente - Marx e Nietzsche sul lavoro - L'origine del lavoratore moderno, e l'arte

Parte seconda. Postumanesimo scientista
I. L'etica nell'epoca della democrazia
- L'etica fai da te - Arbitrio soggettivo e nozione di «limite» - Criteri dell'etica occidentale - L'etica della globalizzazione - Distruzione del mondo simbolico - Quale società giusta? Perché si perde Dio? - Il volto oscuro dell'Illuminismo

II. Etica scientista ed etica estetica
- Come pensare - Come comunicare. Democrazia e questione morale - La scelta morale - Ricerca scientifica e vincoli morali - La natura umana e le biotecnologie - Eticità della bellezza - Ricostruire la cultura della bellezza - Quale arte per il cristianesimo del XXI secolo?

Parte terza. La responsabilità e la speranza
I. Il principio di responsabilità
- a nuova responsabilità - Etica della convinzione ed etica della responsabilità - Principi universali - Avere e dare un senso - Crisi della famiglia, crisi della gerarchia - Essere responsabili della bellezza del mondo - Dall'etica della responsabilità per la bellezza al gaio revival della bellezza

II. Il principio speranza
- Un modesto paradiso - Fame e speranza - Responsabilità versus speranza - Speranza laica - Educare e sperare: il padre

III. Quale speranza? Romanticismo
- Il gioco dell'arte - La resistenza estetica all'utilità economica - Il «Romanticismo degli usignoli» - Teodicea dell'arte - Atteggiamento romantico e tramonto del Romanticismo - Il nuovo crepuscolo di una speranza e il sogno di un uomo ridicolo

Note
Nota bibliografica

Conosci l'autore

Stefano Zecchi

1945, Venezia

Scrittore, giornalista e docente italiano, professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano, ha collaborato con molte testate, tra cui «Il Giornale». Oltre a ciò, ha ricoperto molti importanti incarichi, tra i quali: Presidente del corso di laurea in Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, consigliere d’amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera sempre a Milano, membro del consiglio dell’Irer (Istituto per la programmazione scientifica e culturale della Regione Lombardia), rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’UNESCO per la tutele dei Beni immateriali, consigliere comunale a Venezia e, come già detto, assessore...

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