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37 e 72 : due numeri, un pittore. 37 come i pochi anni che a Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino, furono dati in sorte di vivere, tra la nascita a Parma nel 1503 e la morte, prematura, a Casalmaggiore, avvenuta nel 1540. Un arco di vita ristretto, che lo accomuna ad analoga sorte toccata ad altri grandissimi della storia della pittura quali Raffaello - che sarà il suo punto di riferimento ideale - , Watteau, Van Gogh e Modigliani. Una breve comparsata, sufficiente però a segnare il passaggio dalla generazione dei colossi della fine del Rinascimento - Leonardo, Raffaello, Michelangelo - a quella di chi, ispirandosi alla loro "maniera", creò il Manierismo. 72 come il numero che compare in più d'uno dei quadri del pittore e che, letto in chiave cabalistica e alchemica, è "il simbolo della solidarietà nella molteplicità, dell'unità del tutto" (p. 39), dunque un ricorrente simbolo di perfezione, un elemento che diede fiato a chi, tra i suoi primi studiosi, quali il celebre Vasari, creò il mito nero di un Parmigianino inquieto alchimista, destinato a morte precoce per essersi rovinato con le proprie mani alla ricerca della pietra filosofale. Per fortuna, però, da buon razionalista Vittorio Sgarbi decostruisce ogni ipotesi magica e ci accompagna con metodo puntuale e con stile lineare e gradevole lungo il breve ma intenso itinerario della vita e della produzione pittorica dell'artista parmense in un libro che nella sua prima metà si rivolge più agli esperti, con un saggio critico di un centinaio di pagine, mentre nella seconda si apre a un pubblico più ampio, con una galleria di 53 schede di presentazione delle opere di maggior rilievo corredate di altrettante splendide riproduzioni delle stesse, rendendo giustizia a un artista degno di una considerazione maggiore di quella sinora dimostrata dal grande pubblico. "Se Caravaggio (...) è stato quasi un Pasolini del suo tempo, un autore che può essere avvicinato a Parmigianino è Oscar Wilde" (p. 257)
Veramente ben realizzato, di dimensioni abbastanza importanti (circa 29 x 34 cm da chiuso) e ricchissimo di immagini altrettanto grandi, sia di opere intere che di dettagli e particolari. Soddisfattissimo del mio acquisto, soprattutto a fronte del risparmio non indifferente sul prezzo originale.
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