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Amo Francesco Guccini, la sua mucisa, le sue idee, la sua erre,la sua ospitalità, la sua Pavana un paesino bellissimo abitato da persone cordiali che conoscono molto bene Francesco per questo sono tutti pronti a rispondere ad ogni tua curiosità. ritengo che questo libro sia interessante in quanto fa capire il significato di ogni canzone ed il motivo della sua nascita quindi ci fa conoscere meglio Francesco....tutti dovremmo imparare da lui..
IO ADORO FRANCESCO GUCCINI E QUESTA CASSETTA E' UNA VERA CHICCA PER AMATORI VISTO CHE IL MATERIALE E LE APPARIZIONI TELEVISIVE DI F.G SONO RARISSIME.STRAORDINARIA L'APPARIZIONE TELEVISIVA CON CATERINA CASELLI E L'INEDITO VIDEO LA MIA LIBERTA' , CHE AUTORE CHE PERSONAGGIO NON PERSONAGGIO E' FRANCESCO GUCCINI , IMMENSO CON QUEL SUO BACKGROUND DI CULTURA LETTERARIA MA SOPRATTUTTO DI VITA E DI TERRA QUANDO LA GENTE NON FACEVA COME ME CHE SPESSO MUOIO DENTRO LA MIA POLTRONA DAVANTI ALLA TV MA USCIVA PARLAVA E SOPRATTUTTO ASCOLTAVA PER POI RIRACCONTARE CAMBIANDO E MIGLIORANDO LE COSE SENTITE . GRAZIE FRANCESCO
L'inizio con "canzone per un'amica" (primissimi piani su Daolio),sovrapposta con un Guccini che la rispolvera a "country emiliano" è un colpo al cuore. Un voto sarebbe fuori luogo a questa videocassetta che ci accompagna discreta, dai fascinosi e tormentati anni 60 ai giorni nostri. Le canzoni e le interviste si susseguono accompagnandoci tra quelli che furono entusiasmi, contraddizioni, delusioni,tutto pagato con i dovuti interessi. Da tutto ciò Guccini ne emerge veramente come cantore (o cantastorie) di un'epoca e un mondo scomparso, nè è un caso che Ligabue stia preparando un "grande freddo" romagnolo. Malinconia dunque? No! Tra battute salaci e analisi colte, il nostro Francesco guarda in faccia i tempi, piuttosto noiosi, scialbi, mediocri anche nella loro ferocia rampante, e per chi abbia vissuto notti brave alla ricerca di sè stesso o l'impegno politico alla ricerca degli altri, la cosa non può che rincuorare e far sentire meno soli, il chè è una sorta di medicina. P;S; visione consigliabile ai giovani e ai meno giovani purchè non se ne vengano fuori con un "ai miei tempi..."
Recensioni
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Francesco Guccini è un monumento della canzone d'autore italiana e merita senz'altro questo libro + video che, nella forma ormai classica di "Stile libero", rende omaggio "in voce e corpo, gesti e strofe", a un'originale carriera più che trentennale.
Il libro, "Stagioni", è una puntigliosa antologia dei suoi testi, dall'ingenua preistoria di "Folkbeat n.1" (peraltro uno dei più preziosi documenti dell'underground italiano anni '60) al malinconico pessimismo dell'ultimo "Stagioni". Tutti i testi riportano commenti dell'autore, dichiarazioni tratte per lo più dalla biografia ufficiale di Guccini edita un paio d'anni fa da Giunti ("Un altro giorno è andato", a cura di Massimo Cotto). A introdurre le pagine, un breve saggio di Roberto Cotroneo che è in realtà una dichiarazione d'affetto nei confronti di una personalità tanto forte e sui generis; mentre in appendice sono raccolti tre prestigiosi omaggi a firma di Umberto Eco, Roberto Roversi e Vincenzo Cerami.
Ancora più prezioso il video, 70 minuti con alcune vere chicche recuperate da Vincenzo Mollica nel profondo degli archivi RAI. Guccini è sempre stato refrattario alla civiltà televisiva ma nel corso degli anni è stato comunque catturato più volte dalle telecamere, e non solo in azione nella classica cornice dei suoi concerti. Le immagini più rare e divertenti sono appunto queste: come un'apparizione sbarbata del 1967 a suonare "Auschwitz", presentato da una giovanissima Caterina Caselli, e una del 1973 a interpretare addirittura una canzone inedita, "La tua libertà".
Recensione a cura di Riccardo Bertoncelli
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