I passeggeri della Terra. 12.000 km senza un soldo in tasca

Interessante per la scoperta di posti non conosciuti

ci sono un italiano, un francese e un tedesco che vivono in Olanda... sono, a vario titolo e in vario modo, impegnati socialmente. Una sera, la classica boutade: andiamo in Messico. ma andiamoci nel modo meno impattante possibile, facendo l'autostop, senza soldi, dormendo dove capita, mangiando quello che troviamo o che ci verrà donato. e lo fanno davvero. dopo circa 4 mesi, arriveranno in Brasile. ma li ormai i sogni, i bisogni e le aspettative di ognuno sono cambiati e il "gruppo" si separerà: chi continuando verso il Messico alla stessa maniera, chi tornando a casa a riflettere su quell'esperienza. non so dire se mi è piaciuto. risponderei NI' è scritto molto molto bene. L'autore ha davvero un'ottima proprietà di linguaggio e, fortunatamente, non è mai banale, malgrado il ripetersi di eventi come chiedere passaggi e rimediare un pasto o un giaciglio per la notte. il "problema" di questo tipo di libri però è che vorrebbero essere tante cose assieme (diario di viaggio, denuncia sociale, romanzo generazionale) e finisce che si perdono, si confondono, affrontano temi in modo superficiale, lasciano storie a metà. diventano il solito lungo elenco di posti attraversati, luoghi in cui si è dormito, nomi di persone con cui si è viaggiato, senza approfondire storie e conoscenze. diventano il solito accenno a problematiche serie come i cambiamenti climatici, gli allevamenti intensivi, le disuguaglianze sociali, i flussi migratori, affrontati tra un panino recuperato dal rusco e l'attesa di un passaggio. indiscutibilmente apprezzabile l'onestà dell'autore nel raccontare comunque tutti i suoi stati d'animo (il libro è stato scritto due anni dopo l'esperienza, sulla base di ricordi e scritti di viaggio) e permette di cogliere tutti i cambiamenti emotivi ed emozionali del suo rapporto con i compagni con cui e partito e con quelli trovati lungo la strada. lo salvo sicuramente, ma con un paio di riserve.