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scheda di Mancia, M., L'Indice 1995, n. 4
Questo lavoro di Modell, che fa seguito al suo precedente "Psicoanalisi in un nuovo contesto" del 1984 (Cortina, 1992), è centrato sui diversi livelli di realtà contenuti nel processo psicoterapeutico e la loro integrazione con il concetto di 'Nachträglichkeit' con cui Freud propone una teoria della memoria e del tempo psicologico. Poiché il concetto di Nachträglichkeit può essere definito come un'attribuzione retrospettiva di significato o una risignificazione di un'esperienza passata sulla base di una ritrascrizione della memoria, è chiaro che esso diventa parte integrante del transfert, nella misura almeno in cui il transfert è una ripetizione del passato.
Ma il transfert in quanto esperienza circolare ('kair¢s' o tempo umano) e non lineare ('chronos' o tempo oggettivo), presenta un carattere fondamentalmente paradossale. Il paradosso è centrale al lavoro di Modell, un paradosso che inizia appunto con il transfert, che è a un tempo realtà e illusione e legato a livelli multipli di realtà. Il setting analitico ha la funzione di creare uno specifico livello di realtà, diverso da quello che si ha al di fuori del seitting. Ed è nel livello di realtà creato dal transfert che deve ad esempio essere gestito l'amore di transfert che tuttavia è irrealizzabile e impegna l'analista a considerarlo irreale trasformandolo attraverso il lavoro interpretativo. È questo un altro paradosso della relazione analitica, di un amore senza il quale non è possibile avere alcuna relazione ma che, allo stesso tempo, è ostacolo al processo stesso se non trattato con capacità elaborativa e trasformativa.
L'asimmetria in cui lavora la coppia analitica per costruire e ricostruire attraverso l'interpretazione costituisce un altro paradosso dell'incontro analitico: la coesistenza della relazione asimmetrica all'interno del setting e della relazione simmetrica all'esterno di esso. L'incapacità di accettare questo paradosso è per alcuni autori addirittura causa di alcune psicopatologie. L'esperienza analitica ci insegna che una delle difficoltà nella terapia è quella, da parte del paziente, di accettare e integrare i livelli multipli di realtà che incontra nel suo cammino relazionale e quindi nell'accettare questo paradosso. Ad esempio, quello di accettare che il setting analitico sia a un tempo reale (legato all''hic et nunc') e 'simbolico' in quanto attualizza gli stati più precoci della relazione madre-bambino (nel 'là' e 'allora'). E poiché il transfert riguarda sia la ripetizione del passato che la proiezione nel presente degli oggetti interni del paziente, è chiara la sua natura fondamentalmente paradossale.
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