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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2011
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Ho acquistato questo romanzo in vista di un viaggio in Sardegna (prima di ogni viaggio sono solita acquistare romanzi ambientati nel luogo che visiterò), anche perché mi piacciono i gialli ed ero incuriosita dalla trama, senza aver mai letto nulla di Carlotto. Il romanzo è scritto bene e scorre veloce, ma personalmente ho trovato la trama troppo "aggrovigliata" e in più punti ho fatto fatica a seguire e a capire gli intrecci. In conclusione, un noir da leggere sotto l'ombrellone.
Pubblicato nel 2008, “ Perdas De Fogu” è stato definito un romanzo inchiesta, scritto da Massimo Carlotto che, insieme al già affermato Francesco Abate, si è valso dell’aiuto di un collettivo di giovani scrittori denominati “ Mamma Sabot”. L’ispirazione per il nome è stata presa dal “sabot” lo zoccolo che gli operai, al tempo della rivoluzione industriale, usavano gettare negli ingranaggi dei macchinari delle fabbriche per sabotarle, così come vorrebbe fare questo gruppo di scrittori nell’ostacolare le menzogne somministrate giornalmente alla popolazione, in ogni campo. E “sabot” è anche il nome del bossolo dei proiettili contenenti l’uranio
Cambiano gli scenari ma il Maestro Carlotto è sempre sinonimo di garanzia ! Un grande plauso va fatto anche al collettivo sabot per l’ottimo lavoro svolto di ricerca e documentazione di sicuro non facile vista la delicatezza dell’argomento. Il racconto scorre veloce e preciso tenendo il lettore a fiato sospeso fino alla fine. Difficile staccarsi dalla lettura come spesso mi accade con i libri di Carlotto , terminando il libro molto rapidamente. La storia ovviamente fa molto riflettere su meccanismi reali ed impensabili ma purtroppo veri. Lettura consigliata per gli amanti e non del noir mediterraneo.
Recensioni
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