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Piccole miserie della vita coniugale
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Piccole miserie della vita coniugale
Libri
Tutti i formati ed edizioni
Brossura
Anno edizione: 2011
9,40 €
usato su libraccio.it
Anno edizione: 2011
5,45 €
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Per essere felici nella vita di coppia bisogna essere un uomo di genio sposato con una donna tenera e intelligente, oppure ritrovarsi, per effetto di una coincidenza che non è tanto comune quanto si potrebbe pensare, tutti e due particolarmente stupidi. L'ironia punzecchiante di sentenze come questa pervade l'intera scrittura delle Piccole miserie della vita coniugale (1847). Quest'opera curiosa e inattesa - apparsa prima su Le Diable à Paris, poi su La Caricature e La Presse - riprende le tematiche che erano già state sollevate nella Fisiologia del matrimonio (1829). Con queste pagine frizzanti il grande maestro francese della narrazione getta un occhio ironico e divertito sulle piccole miserie della vita coniugale. Una miscela di consigli, racconti, aneddoti, battibecchi piccati, conflitti psicologici, conti economici, saggi pedagogici, viene impreziosita in questa edizione dal gaio défilé delle caricature di Bertall. Trecentodiciassette vignette, disegnate da uno dei più fecondi illustratori del XIX secolo, costellano le oltre trenta scene di vita coniugale, denunciando in modo ancor più icastico le infelicità che gravano sul giogo coniugale. Così, oltre a leggersi, il libro si guarda, creando una vertiginosa e graffiarne sinergia fra parola e immagine. Introduzione di Giuseppe Scaraffia.
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Anno edizione:
2011
In commercio dal:
26 gennaio 2011
Pagine:
XX-386 p., Brossura
EAN:
9788869331428
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Cristiano Cant
12 novembre 2014
Il genio forse non è tagliato per il matrimonio; la sua costola libera invade le altre e le contagia col liquore della libertà, del volo, della grandezza e del dolore ad amare e rincorrere la vita senza nessuno accanto, senza il fiato insicuro e i timori continui di chi non saprebbe procedere su scogli tanto perigliosi. Ma il genio è anche la capacità di leggere e attraversare ogni stanza del cuore col lampo e la virtù della precisione sensibile, col piglio dell'umiltà coriacea e una direzione esatta che l'intuito o gli astri allineati bene sanno dare alla mente umana. Questo è un libro di genio, del più grande scrittore di sempre, di un uomo che sapeva coniugare in sé la folle instabilità della Borsa col destino di un profumiere semplice, di un uomo capace di leggere fra le stecche di un ventaglio aperto in un certo modo le lacrime appena scese sul volto di una dama lasciata dal suo amante, di un uomo la cui mostruosa grandezza letteraria era il solco dell'immortalità fattasi scrittura. Quadri di vita vissuta ed aneddoti laceranti, bugie furbastre e mimiche come ami gettati alle dinamiche contorte delle comprensioni possibili, ricordi attraversati in una luce ancora calda, tuoni e carezze nel rapporto forse più complicato che la vita disegna, il coniugio. Balzac non sbaglia un concetto, non cede né alla stantia morale della pacificata felicità raggiunta né alle viscere intrecciate degli affronti reciproci. Un trattato impeccabile dove ognuno e nessuno può riconoscersi nel realismo franco di un uomo sincero, nella stella mai parsimoniosa che illumina le verità più schiaccianti, nel sogno che non è mai un regno di abbagliante bellezza, ma anche martirio e pena, piccineria e degrado. Per essere troppo di parte nell'offrire commenti ad ogni rigo di questo immenso uomo che adoro, sono ugualmente assolto per aver letto e riletto la sua opera in stagioni distanti e averla ritrovata sempre strepitosa e irraggiungibile come al primo approccio. Balzac, la mia vita.
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