L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2007
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'opera di Gilles Sauron "La pittura allegorica a Pompei: lo sguardo di Cicerone" viene dato alle stampe e distribuito nel 2007 dalla Jaca Book.Il libro espone e argomenta varie tesi interpretative al riguardo delle pitture allegoriche, che compaiono all'interno delle ville patrizie romane alla fine degli anni ottanta del primo secolo A.C.; il significato di queste pitture parietali, spesso criptato e volutamente non comprensibile, viene analizzato nel dettaglio cercando di ricostruire/ripristinare lo sguardo dei proprietari delle lussuose residenze. Spicca la figura di Cicerone sul finire del primo sec. A.C., anch'egli possessore di una villa a Pompei, come d'altronde la maggior parte dei patrizi politicamente attivi; l'opera infatti ambisce a far rivivere quello che fu il suo sguardo nel periodo in considerazione, alcune decadi prima dell'eruzione del Vesuvio, evento che ha comunque permesso di ammirare gli affreschi fino a oggi. Sono tantissime le tesi che espongono le motivazioni per cui i membri dell'aristocrazia romana, ai tempi di Cicerone, Pompeo e Cesare, amavano circondarsi di tali affreschi, all'interno delle loro ville a Pompei. Queste pitture vengono comunemente considerate appartenenti al "secondo stile pompeiano" che offriva molta sperimentazione sul campo agli artisti: trompe l'oeil, prospettive che davano comunque l'illusione di uno spazio più ampio dell'originale. Molti studiosi, tra cui Beyen, affermano quanto gli artisti si rifacevano alle scenografie teatrali basate sui modelli di Vitruvio nel suo "DE ARCHITECTURA" e ai tre generi (tragico, comico, satiresco). Le tematiche vengono affrontate confrontando le varie ipotesi fra loro ed esponendo sovente infine la propria opinione, polemizzando quella altrui. Un libro che è quindi un'ottima fonte per chi ricerca qualcosa, avendo già a priori le idee chiare, ma che contemporaneamente sembra sempre perdere il punto focale del discorso da cui ogni capitolo prende spunto.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore