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Anno edizione: 2002
Anno edizione: 2022
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Leziose, a tratti infantili, le poesie di Vivian Lamarque provano che la poesia può essere un mezzo espressivo potente, che non ha target, ma può essere apprezzata da chiunque. E c'è un'alternanza di giochi e nenie e filastrocche e rime più impegnate e coinvolgenti. Dolcissima.
Le poesie di Vivian Lamarque hanno per me un fascino incommensurabile. Sono piccoli, deliziosi gioielli che si sciolgono in bocca, levigando il palato di armonica dolcezza, con uno stile fiabesco a tratti, grazie anche all'uso dei tempi dei verbi e degli aggettivi. Non è difficile notare come ami avvicinare al soggetto della poesia aggettivi in forma vezzeggiativa, quasi a creare un insolito ambiente infantile. E' come trovarsi a vedere brevi istanti di situazioni, flash di pensiero. Generalmente di contenuta lunghezza, sono frasine dall'aria tenera e semplice, mini filastrocche che stampano sorrisi in viso. Le parole una in fila all'altra prive di punteggiatura sono stuzzichini lievi, fiocchi di neve sui vetri, ciliegie da mordere. Qualsiasi argomento ripreso ha la forza del divertissement, venature di raffinata ironia, scanzonata lievità. Il libro è diviso per capitoli. C'è la trilogia dedicata al dottore B.M. , il suo analista Junghiano: "Il signore d'oro" , "Il signore degli spaventati", "Poesie dando del Lei". Per me, una delle parti più belle del libro. Attraverso le sue parole, si legge un carico di ironia non da poco, condita da una trasparente adorazione, forse una grande stima, o un latente innamoramento. Tant'è che le poesie sono essenzialmente distillati di tenerezza, venticelli freschi e per nulla insolenti. Vivian Lamarque, invitata dall'analista a ridurre il numero di poesie dedicate, scrive alla fine duecento "Signori", gocce di sentimenti discreti, frammenti eleganti di desideri, domandine irriverenti e birichine. Curiosa infatti è l'abitudine di frapporre punti interrogativi tra un verso e l'altro. Per taluni è sopravvalutata una donna che dispone in finte rime e allitterazioni delle riproduzioni di vignette reali, paesaggi di fiaba ed emozioni che si fanno danzate. Io dico che pare a volte di trovarsi di fronte ad un circo di immagini, pepato con abbondante ironia, come se si divertisse lei stessa a comporre marachelle, anzichè poesie. Libro consigliatissimo.
fresco, leggero e leggiadro questi libro conosce il dolore delle donne, soprattutto di quelle che hanno visto partire gli affetti più profondi. Ma conosce anche la forza e la grazia che hanno alcune donne di dare importanza, valore e vita a cose piccolissime. Vorrei saper usare le parole con la stessa arte...per dare le ali anche ai miei pensieri
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