E poi

Daisuke, un Dandy raffinato e dalla spiccata sensibilità, in un Giappone all'alba del ventesimio secolo, prende la vita nelle sue mani: rifiuta un matrimonio combinato dal padre e si dichiara alla malinconica Michiyo. L'affetto si trasforma in una passione irrefrenabile, così come la voglia di leggere i capolavori di uno dei migliori scrittori moderni giapponesi.

Un libro scritto nei primi del ‘900 in un particolare momento di passaggio tra il regime feudale e quello moderno. L’epoca della restaurazione Meiji ha visto il conflitto di una intera generazione giapponese tra il rispetto della tradizione e l’avvento della modernità. Il protagonista, Daisuke, un dandy, un indolente che ama la letteratura occidentale, che antepone il suo piacere estetico a qualsiasi attività , è alla fine un insicuro nella sua finta imperturbabilità, perché sa benissimo che quello che lui amerebbe fare non potrebbe conciliarsi con la società giapponese in cui vive. L’amore che lui prova per Michiyo , la moglie del suo amico è un amore assolutamente impossibile. Invece pienamente probabili e credibili sono la trama all’apparenza esile, rispettosa ma che si dipanda in un crescendo all’apparenza inaspettato. Ma soprattutto sono bellissimi l’atmosfera, gli sguardi, i silenzi che parlano allo spirito più delle parole. Soseki è uno scrittore di grande sensibilità e che dimostra una ossimorica solida dolcezza!

Semplicemente noioso e lento.