La politica: dai simboli alle esperienze

Erica Voegelin è stato un politologo e filosofo della politica in un senso molto articolato e complesso, essendoci nei sui studi anche una notevole riflessione storica legata alla sua erudizione che non si limitava alla civiltà occidentale e che discendeva dal suo ingegno versatile e sfaccettato. Questo volume raccoglie due suoi testi più brevi, uno risalente alla sua prima fase di studioso, dedicato alla dimensione religiosa nei contesti politici, l’altro più maturo in cui, ormai decano affermato, ripercorre la sua autobiografia intellettuale. Entrambe le letture sono molto significative e interessanti: la prima anticipa molti temi di ricerca che lo studioso poi approfondirà maggiormente in seguito, la seconda consente di conoscere sia alcune vicende concrete che hanno influenzato il percorso di Voegelin (dai suoi inizi a Vienna mentre finiva la Prima Guerra mondiale come studente di scienze politiche, sino ai vari passaggi successivi alla sua emigrazione dall’Austria a seguito dell’avvento nel nazismo), sia l’evoluzione dello stile, degli interessi e della riflessione di Voegelin lungo i momenti storici fondamentali del Novecento. Si tratta quindi di un libro davvero utile e piacevole da leggere (in cui si segnala anche la breve ma efficace presentazione del curatore Sandro Chignola) per gli studiosi interessati al pensiero politico e in generale ai processi culturali, storici e intellettuali.