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Porcelain. Storia della mia vita
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Porcelain. Storia della mia vita - Moby - copertina
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Porcelain. Storia della mia vita

Descrizione



Porcelain è la storia di un successo raggiunto e perduto, amato e odiato. È la storia di un artista che trova le persone giuste e il suo posto nel mondo, e che quando crede di averli persi riesce a creare un capolavoro.

"Sarà difficile trovare un libro più divertente e godibile su un cristiano alcolizzato trasformatosi in musicista elettronico vegano. Fra avventure e disavventure, festival danesi e disastrosi soggiorni alle Barbados, Moby riesce a rimanere ingenuo, riconoscente e sbalordito, il che rappresenta di per sé un dono per il lettore, che esattamente come lui si sente di volta in volta accettato o rifiutato dal mondo del rock, dei rave e dei club. Moby restituisce alla musica la forma che le spetta: accogliente, umile, radicalmente inclusiva e allergica a divisioni e stratificazioni. Non dovrebbe esistere altra musica." - Dave Eggers

Se c'era uno che difficilmente avrebbe potuto sfondare come DJ e musicista nei club newyorkesi a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, quello era Moby. Era la New York del Palladium, del Mars, del Limelight e del Twilo, un'epoca edonistica e sfrenata in cui la dance era ancora sostanzialmente un fenomeno underground, radicato soprattutto nella comunità operaia afroamericana e latinoamericana. E poi c'era Moby, che oltre a essere un ragazzino bianco pelle e ossa proveniente dal cuore del Connecticut era un cristiano devoto, vegano e astemio. Quello è stato forse l'ultimo periodo in cui un artista poteva vivere con nulla a New York: l'era dell'AIDS e del crack, ma anche di un sottobosco culturale provocatorio e festoso. Non senza complicazioni, Moby trovò la sua strada, una strada accidentata e lastricata di eccessi sciagurati – ma, col senno di poi, anche spassosi – che lo avrebbe portato a un successo quanto mai effimero. Ecco perché sul volgere del decennio Moby contemplava già la fine, della carriera come di altre dimensioni della sua vita, una sensazione che incanalò in quello che pensava sarebbe stato il suo canto del cigno, il suo addio, l'album che in realtà era destinato a segnare l'inizio di una nuova e sbalorditiva fase, il mega-bestseller «Play». Generoso quanto inesorabile nel raccontare un mondo perduto e il ruolo che vi ricopre il suo protagonista, Porcelain è al contempo il ritratto di una città e di un'epoca e una riflessione profondamente intima sul momento più carico d'ansia della vita di ciascuno di noi, quello in cui siamo soli e scommettiamo su noi stessi senza avere la minima idea di come andrà a finire, con il terrore di essere a un passo dal venire scaraventati fuori dalla porta. La voce di Moby trasuda sincerità, ironia e soprattutto una passione incrollabile per la sua musica, una passione che lo ha aiutato a restare a galla in acque molto agitate. Porcelain è la storia di un successo raggiunto e perduto, amato e odiato. È la storia di un artista che trova le persone giuste e il suo posto nel mondo, e che quando crede di averli persi riesce, in preda alla disperazione e convinto che sia finita, a creare un capolavoro. Il racconto acuto, tenero, divertente e straziante del percorso che porta da una vita di periferia povera e alienata a una di splendore, squallore e successo nella scena dei club newyorkesi. Una rara autobiografia musicale capace di raccontare un'intera epoca e persino una dimensione eterna della condizione umana. E allora play.
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Dettagli

2016
13 maggio 2016
430 p., Brossura
9788804663201

Conosci l'autore

Moby

1965, New York

Richard Melville Hall (Moby) è nato a New York ed è cresciuto in Connecticut, dove ha iniziato a fare musica a 9 anni, suonando la chitarra classica e studiando teoria musicale. A 14 anni ha iniziato a suonare in un gruppo hardcore punk 'The Vatican Commandoes'. Successivamente si è unito alla band post-punk 'Awol' mentre studiava filosofia all'università del Connecticut. Ha iniziato la sua attività di djing già negli anni del college, proseguendo poi negli anni Ottanta a New York sulla scena house e hip-hop, lavorando in clubs come MARS, Red Zone, mk, e The Palladium.Ha realizzato il suo primo singolo, Go nel 1991 (incluso da Rolling Stones tra i best records of all time), e da allora ha sempre prodotto album. I suoi dischi hanno venduto più...

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