Pornografia

Il romanzo di Gombrowitz più scabroso, raffinatamente infetto, la perversione e l'oscenità dello sguardo erotico, intimamente perturbante che esplode letteralmente negli allucinanti dialoghi fra i due attempati protagonisti e i due giovinetti, Enrichetta e Carlo. La sottile morbosità concettuale, ancora più marcata rispetto a Cosmo e Ferdydurke, meno stemperata rispetto a quest'ultimo, perchè quasi priva di quel senso dell'umorismo grottesco tipico dell'autore, in Pornografia è talmente potente che davvero disturba , inquieta e infastidisce. E non avrei avuto bisogno di conferma, leggendo nel diaro postumo Kronos (nulla a che vedere con gli altri due volumi diaristici, che sono puro pensiero e filosofia esistenziale di grande valore artistico), che al gran polacco piacessero moltissimo i ragazzini e le ragazzine, lo si evince chiaramente dalle sue opere, il che non scalfisce minimamente la valenza letteraria di un grande autore le cui opere non risentono del passare del tempo, ancora oggi suonano fresche e moderne, linguisticamente e contenutisticamente.

Gombrowicz è davvero uno dei grandi della letteratura del secolo scorso. Il rapporto tra gioventù e vecchiaia, tra purezza e malizia sono espressi con grande e feroce ironia in questo libro breve e meraviglioso. Forse non il suo migliore, ma assolutamente stupendo. Da leggere.

Ci risiamo. Di nuovo Gombrowicz mi riaccalappia a sé - o sono forse io che amo cullarmi tra le mani tutte sudicie del mio fratello polacco? Questo Pornografia - che si legge tranquillamente in un pomeriggio - è un romanzo in cui il lettore diventa uno sguazzatore, in cui infangarsi è l'unico biglietto d'ingresso al supremo piacere. Ma vi è anche un risvolto grottesco, se non addirittura -malato... e del resto Gombrowicz è un pazzo che scrive come un dio: se non si ha lo spirito giusto per comprenderne le ossessioni e le manie, si viene puniti nel peggiore dei modi (ovvero: con l'impossibilità di apprezzarlo: e che sofferenza sarebbe per me il mondo se fossi privato della fratellanza che s'è instaurata tra me e Witold!). In breve: questo è un romanzo che indignerà i più, e che dunque sconsiglio a costoro. Per quel che mi riguarda, Capolavoro.