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Il potere dei sogni
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Il potere dei sogni - Luis Sepúlveda - copertina
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potere dei sogni

Descrizione


Con la consueta passione polemica, senza mai abdicare alla sua caratteristica soggettività tesa e vibrante, Sepúlveda offre in questo libro un'altra prova della sua passione politica e umana. Ma non è solo la denuncia sociale a dare energia alle pagine: alle riflessioni sugli argomenti più scottanti della politica internazionale, in cui è netta la presa di posizione contro Blair e Bush e la guerra in Iraq, si alternano i commossi ricordi di amici scomparsi e storie, semplicemente da raccontare. E tutto, sembra dirci lo scrittore, tanto la necessità di raccontare quanto il desiderio di combattere, trovano ragione semplicemente nella capacità di sognare ancora, di non rinunciare ai nostri sogni.
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Dettagli

4
2006
23 febbraio 2006
128 p., Brossura
9788882469054

Valutazioni e recensioni

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Siamosolostorie
Recensioni: 3/5

Dal titolo credevo parlasse di tutt'altro. In ogni caso pensiero condivisibile.

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nina
Recensioni: 4/5

Questa raccolta di articoli, già pubblicati singolarmente ed in tempi diversi su "Il Manifesto" e "La Repubblica", ci offre nel suo insieme una visione dettagliata del pensiero di Sepulveda sugli avvenimenti ed i personaggi politici e letterari non solo del suo Paese ma dell'intero scenario internazionale. La sua visione lucida e senza sbavature esalta la forza della speranza ed afferma la possibilità di realizzare i propri sogni, soprattutto se fondati su pace e giustizia

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matilda
Recensioni: 5/5

L'orgoglio cileno di Sepúlveda è esplosivo, sincero, commovente. Fin dal titolo si intuisce che l'autore sa che si tratta di sogni, ma il suo attaccamento alla patria, agli ideali di giustizia e di uguaglianza, alla bellezza di credere profondamente in qualcosa riporta anche il lettore più disilluso agli slanci giovanili di quando era fermamente convinto che il mondo può e deve essere migliore. Una bella ventata d'aria fresca. Perché, come Sepúlveda meglio non poteva esprimere, "anche la letteratura e il suo indispensabile messaggio di universalità umana si pronunciano a voce alta e con clamore di folla".

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Recensioni

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La recensione di IBS

"Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo sulla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza. I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi, resistenti, e si antepongono all'orrore dell'incubo dittatoriale". Con queste parole Luis Sepúlveda, nel primo capitolo di questo suo nuovo libro, dà subito il senso di un'opera tesa e impegnata nella quale lo scrittore cileno usa, come ci ha abituati, il suo talento di narratore per denunciare le iniquità del paese in cui è nato e che ama, di quello in cui ha scelto di vivere e più in generale del mondo.
Sepúlveda difende il potere dei sogni, degli utopisti e della loro audace capacità di sognare un mondo migliore, più giusto, più pulito e generoso. Questo è un libro di storie sociali e di riflessioni personali che comincia dal ricordo di Salvador Allende, l'indimenticabile premier del Cile democratico, per proseguire in un attacco alle menzogne dell'amministrazione Bush sulle armi di distruzione di massa mai rinvenute in Iraq prima dell'ultima guerra. L'autore rivive le elezioni spagnole del 2004 con la vittoria di José Luis Zapatero dopo gli attentati di Madrid dell'11 marzo e maledice le guerre, si indigna per le vittime della tortura o del "fuoco amico". Con la stessa profonda emozione ricorda i compagni e le compagne che hanno militato insieme a lui nella Guardia del presidente Allende, o gli amici di sempre con i quali ha combattuto il regime di Pinochet. E le sue non sono solo dichiarazioni d'intenti, perché Sepúlveda rinnova la sua adesione convinta al movimento no global e anti-liberista, ed il suo sogno principale che qui viene ribadito è che "un altro mondo è possibile" e traspare evidente la volontà dello scrittore cileno nel voler contribuire a realizzarlo.
Un forte sentimento d'umanità è, dunque, il filo rosso che unisce le storie e le riflessioni qui raccolte, sempre segnate da una convinta, appassionata partecipazione al destino degli emarginati, dei dimenticati e delle vittime del potere.

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Conosci l'autore

Luis Sepúlveda

1949, Ovalle (Cile)

È stato uno scrittore cileno. Militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il paese in seguito al colpo di stato che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo spinse a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace». Esordì nella narrativa con la raccolta di racconti Cronache di Pietro Nessuno (1969), cui sono seguiti Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986) e Taccuino di viaggi (1987). Si impose definitivamente con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989), cui fecero seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, La frontiera scomparsa (1994), l’originale...

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