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Anno edizione: 2024
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Ma perchè quando si parla di arte, si deve per forza avere quel tono da salotto per ricche signore? Sconsigliato, inutile, e non c'è nemmeno un'immagine. Come si fa a fare un libro che parla di arte senza una, dico una, immagine.
Negli anni settanta quando noi giovani ,conoscevamo qualche parola di una lingua straniera,dicevamo mastico un po' di inglese,un po' di francese,e così via . Questo per premettere che posso dire anche io, che dopo tanti anni di letture e visite museali,ritengo di masticare un po' di storia dell'arte. Mi sono imbattuto in questo libro,e poiché per me l 'arte contemporanea,è come la superstizione "non ci credo ma ?" Ho letto con attenzione gli elogi e lo sciorinare di nomi stranieri ,e visto le loro opere ,tramite siti internet. La cosa che non accetto e che ha screditato tutto il contenuto del libro,è che quando si è dovuto palare di artisti Italiani ,si sia sparato a zero,non riconoscendo i loro meriti. Mentre si siano elogiati "artisti"stranieri,fuori di testa o al limite dell'indecenza. Forse l'autore del libro ,ha fatto finta di non conoscere" l'arte ache"cioè quel circuito di aste e gallerie che in poco tempo riescono a vendere lucciole per lanterne. Totok12
E' pur vero che il testo è stato scritto non pensando agli addetti ai lavori come fruitori, ma dal curatore dalle 50esima Biennale di Venezia mi aspettavo molto di più, dal punto di vista critico e concettuale. Libro banale, a tratti stucchevole, e noioso eppur ce ne vuole per essere noiosi in un libro che tratti d'arte. Alcuni interessanti spunti per Cattelan e Murakami, altri nella pietosa analisi della Transavanguardia e di alcune logiche di mercato, per il resto però solo noia. Contento dell'acquisto per aver risparmiato sull'acquisto degli altri suoi testi.
Recensioni
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