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Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2014
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Il voto a Canfora e alla sua capacità espositiva nonché acume investigativo sarebbe un 5/5 tondo, ma poi vedo che il libro sembra fortissimamente un estratto da un'opera più corposa (verificherò i capitoli di "Augusto figlio di Dio" dello stesso autore), perché manca di un'adeguata introduzione ed epilogo e il tutto sembra un po' troncato. Non mi è piaciuto la brevità del libro, si tratta di teoriche cento pagina ma, considerando le bianche, l'interlinea esagerata e altro saranno una cinquantina scarse. Ecco perché il voto scende a 3. Per il resto, il contenuto è assolutamente di valore. Canfora ricostruisce una delle vicende più importanti della storia romana (per me non seconda all'assassinio di Cesare, anzi): ovvero la guerra di Modena e i prodromi del colpo di stato del luglio 43 a.C. in cui un giovanotto (ventenne scarso) da tutti sottovalutato fa il suo trionfale ingresso nella politica divenendo console e quasi arbitro dell'intera repubblica: si tratta di Ottaviano che, contando solo sull'eredità di Cesare (il nome e i soldi), inganna politici espertissimi quali Cicerone, tiene a bada Antonio, inizia a perseguire gli anticesariani (dopo aver ingannato anche loro, come nel caso di Decimo Bruto). Canfora, ovviamente, analizza le fonti (Appiano, Svetonio, parole di Augusto ecc) e ricostruisce quello che io chiamo i "sedimenti propagandistici" lasciati dal potere vincitore, cioè Augusto stesso. L'unico punto di insoddisfazione nell'esposizione di Canfora, oltre ad una mancata introduzione ed epilogo è che il punto focale della faccenda (Ottaviano ha fatto uccidere i due consoli in carica, nel cui esercito militava come pretore, per impadronirsi del potere?) viene esposto, ma Canfora non ci da un poi un parere (e sì che l'avrei voluto il parere di Canfora sulla faccenda, visto che lui è competente in materia mentre noi che non lo siamo dobbiamo solo starcene zitti!) Da leggere prima di "Augusto Figlio di Dio"
Un agevole libretto che analizza i primi passi mossi sulla scena politica romana dal futuro imperatore Augusto. Canfora, infatti, mette a nudo le trame, gli intrighi e i giochi di potere messi in atto da Gaio Ottavio per dare la scalata al potere dapprima accreditandosi come unico erede di Cesare mettendosi a capo dei suoi veterani, poi eliminando con spietatezza tutti i suoi avversari fino a diventare console nonostante la sua giovanissima età. E' il primo atto della lunga marcia di avvicinamento al potere assoluto che Ottavio raggiungerà nel 30 a.C. con la battaglia di Azio. Consigliatissimo
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