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Vincitore del Premio Strega Europeo 2022
«Dall’infanzia e dalla giovinezza del padre, che diventa così la sua, Nothomb trae una commedia frizzante e sconveniente, in cui la “gioia insolita dell’esistenza” inchioda il dolore.» – Jérôme Garcin, L’Obs - Internazionale
«In questo trentesimo romanzo, e davvero uno dei suoi più belli, "Primo sangue" «tutto è vero», assicura Amélie: ma, album di famiglia o grande storia, il suo talento ci tiene in gioco con l’ironia e la freschezza, invischiati nella ragnatela inavvertita di alcuni temi forti: la sindrome di Stoccolma, i bambini soli e i bambini soldati, il bullismo e i delitti familiari, snobismo e colonie, e tanto altro ancora.» – Daria Galateria, Il Venerdì - la Repubblica
«Ho scritto questo libro perché mio padre è morto, ho pensato molto a lui e alla prima volta che ha avuto a che fare con la morte, quando si è trovato davanti al plotone d’esecuzione, condizione poco frequente. Aveva 28 anni. Finora non avevo del tutto realizzato che devo la mia vita a questa scena.» – Amélie Nothomb, intervista a la Lettura - Il Corriere della Sera
Infanzia, giovinezza, matrimonio e primo incarico diplomatico di Patrick Nothomb, rampollo di una delle più influenti famiglie del Belgio. Fra una madre troppo presto vedova, dei nonni a dir poco bizzarri e una banda di zii quasi coetanei, il piccolo Patrick si impegna a diventare uomo... Pagine sorprendenti di una storia familiare che ogni lettore divorerà con commozione e divertimento.
COME COMINCIA
Mi portano davanti al plotone di esecuzione. Il tempo si dilata, ogni secondo dura un secolo più del precedente. Ho ventotto anni.
Di fronte a me, la morte ha la faccia di dodici fucilieri. La consuetudine vuole che una delle armi sia caricata a salve. Così che ognuno possa ritenersi innocente dell'omicidio che sta per essere perpetrato. Dubito che oggi quella tradizione sia stata rispettata. Nessuno di questi uomini sembra aver bisogno di una possibilità di innocenza.
Una ventina di minuti fa, quando ho sentito gridare il mio nome, ho capito immediatamente cosa significava. E giuro che ho tirato un sospiro di sollievo. Visto che stavano per uccidermi, non avrei più avuto il dovere di parlare. È da quattro mesi che patteggio per la nostra sopravvivenza, da quattro mesi continuo a lanciarmi in interminabili discussioni nel tentativo di rimandare il nostro assassinio. Adesso chi difenderà gli altri ostaggi? Non lo so e mi angoscia pensarci, ma una parte di me prova un senso di liberazione: finalmente potrò starmene zitto.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Libro meraviglioso, pieno stile Amélie Nothomb, da non perdere per alcuna ragione. Lei non stanca mai e riesce ogni volta a splendere, sorprendente come solo questa autrice sa fare. Da leggere assolutamente.
Amo le storie vere, le autobiografie, le biografie, sia quelle realistiche sia quelle romanzate e qui abbiamo un personaggio che narra in prima persona una storia singolare, ma vera, quella del padre dell'autrice. Sintetiche, lancinanti immagini, impressioni abbaglianti, esperienze giovanili singolari, il tutto si legge di un fiato e con piacere.
Ci sono autori che sanno essere sempre e immancabilmente eclettici. Autori che sanno far proprie le parole, masticarle, lavorarle, plasmarle a immagine e somiglianza del narrato anche quando quel narrato si rivela essere un qualcosa di profondamente intimo e personale. Nelle scuole di scrittura si narra che per iniziare a scrivere ogni scrittore descriva la sua storia, abbia desiderio di raccontare di sé, soprattutto nei primi lavori. Poi ci sono momenti in cui altri autori già affermati e con tanti scritti alle spalle, tornano all’intimismo. Questo è quel che accade con “Primo sangue”, opera di Amélie Nothomb in libreria dallo scorso 24 febbraio 2022 con cui ella rende omaggio al padre Patrick. Il padre della belga viene a mancare a causa del Covid, la pandemia non lo risparmia. La perdita è tale da chiedere di essere vissuta, ascoltata, analizzata, metabolizzata. Ed ecco allora che la vita del padre viene riconosciuta, ricostruita, plasmata. Tra dramma, ironia, sagacia, perspicacia. Ne parlo in modo completo su dagrandevolevofarelalettrice.wordpress.com
Recensioni
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