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Il principio responsabilità. Un'etica per la civiltà tecnologica - Hans Jonas - copertina
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Il principio responsabilità. Un'etica per la civiltà tecnologica
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Il principio responsabilità. Un'etica per la civiltà tecnologica - Hans Jonas - copertina
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Descrizione


Sempre più spesso il dibattito filosofico si incentra sulla responsabilità verso le generazioni future, man mano che svaniscono le certezze sul modello di sviluppo fondato sull'asservimento tecnologico della natura e l' "euforia del sogno faustiano" della modernità lascia il posto a una visione della storia disincantata e perplessa, quando non disperante e apocalittica. In questo saggio Hans Jonas cerca di andare alle radici filosofiche del problema della responsabilità, che non riguarda solo la sopravvivenza, ma l'unità della specie e la dignità della sua esistenza.
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Dettagli

2002
29 ottobre 2002
XXXI-291 p.
9788806164430

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Michele Lucivero
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La prefigurazione della catastrofe provocata dall’indiscriminato potere della tecnologia, ormai autonomizzatasi dal controllo dell’uomo, è il perno intorno al quale fa leva la fondazione psicologica del movente dell’etica della responsabilità di Jonas. La paura come principio euristico dovrebbe spingere gli uomini ad elaborare una teoria etica che mantenga aperta la tensione verso il futuro. Accanto alla fondazione psicologico-sentimentale, tuttavia, Jonas avanza anche una fondazione metafisico-ontologica, che poggia sullo schiacciamento dell’essere sulla natura e sulla sua intrinseca teleologia. Se nella natura si verifica in maniera spontanea il passaggio dall’essere al dover essere, piuttosto che al non essere, questo stesso evento ha in sé una valenza positiva, è un bene in sé. L’uomo, finalizzazione della natura, non deve far altro che seguire l’imperativo dell’essere e determinare la sua volontà libera a volere il passaggio al dover essere, all’esistenza di una umanità futura, evitando la catastrofe con un agire responsabile basato sulla prudenza, sulla cautela e sulla conservazione: la phronesis applicata alla natura. Due nodi restano scoperti: come giustificare il male fisico? (Assenza di teodicea) Quale etica per i rapporti di reciprocità? (L’etica della responsabilità di Jonas è solo chi ha ruoli di potere).

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Hans Jonas

1903, Mönchengladbach

È stato un filosofo tedesco naturalizzato statunitense di origine ebraica. Allievo di Martin Heidegger e Rudolf Bultmann e compagno di studi di Hannah Arendt nel corso degli anni venti, si dedicò allo studio dello gnosticismo. Ma sarà costretto, come molti altri intellettuali a lui contemporanei, a emigrare dapprima in Inghilterra dopo l'avvento del nazismo e poi a trasferirsi in Terra d'Israele. Partecipò come volontario alla seconda guerra mondiale, militando nell'esercito inglese. Contribuì alla liberazione dell'Italia e nell'ultima fase della guerra si spostò in Germania. Tornato in Palestina, partecipò alla guerra di indipendenza israeliana del 1948, quindi iniziò la sua carriera di docente alla Hebrew University di Gerusalemme,...

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