Sviluppato da Shingo Takatsuka e dal team di Konami Computer Entertainment Tokyo (KCET), PES4 è uno e trino, come conferma la copertina che propone tre testimonial d'eccezione: Thierry Henry, stella dell'Arsenal, Francesco Totti e Pierluigi Collina, già "star" di Pro Evolution Soccer 3. Il calcio Konami ha tre anime: artistica, grintosa e tecnica.
Tra le novità della versione 4 segnaliamo un inedito sistema di dribbling, con possibilità di realizzare finte e scatti improvvisi. É stato inoltre implementato il sistema di calci di punizione e rigori, sanzionati da arbitri e guardalinee finalmente visibili sullo schermo. La modalità di gioco "carriera" è stata modificata in modo significativo. Per cominciare, è contemplata la possibilità che i giocatori possano ritirarsi per infortuni spaccarotula o per limiti di età – appendere il pad al chiodo è ora una possibilità reale. È stata aggiunta anche la modalità My Best Eleven complementare alla Master League. Questa opzione consente di creare un super-team modello Holly & Benjii per sfidare gli amici.
L'attenzione quasi patologica al realismo si manifesta anche nella decisione di KCET di accrescere il realismo della fisionomia dei giocatori, quasi più reali delle controparti di carne, ossa e sponsor. Le magliette dei calciatori si "sporcano" man mano che la partita procede. Sudore e fango a profusione, perché questo non è un gioco per signorine. L'ultima - ma non meno importante - innovazione riguarda l'introduzione delle licenze su alcuni tra i maggiori campionati europei (ovviamente quello italiano, spagnolo e olandese).
La versione nipponica, intitolata Winning Eleven 8, ha venduto qualcosa come 1.5 milioni di unità in una settimana, il che la dice lunga sulla popolarità di questa straordinaria serie. Se cercate un gioco di calcio capace di stupirvi anche dopo la millesima partita, beh, l'avete trovato.)