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TITOLO: Professione filosofa Vita di Hannah Arendt; AUTORE: Prinz Alois; EDITORE: Donzelli editore; COLLANA: Universale Donzelli; n. 26 - 1999 - CONDIZIONI: bross. edit. ill., alcune sottolineature a matita - fuori catalogo
Filosofa, poetessa, pensatrice politica, Hannah Arendt (1906-1975) è stata una delle più grandi personalità intellettuali del XX secolo.Ma le riflessioni che l'hanno resa famosa non sono il risultato di una attività puramente speculativa: provengono direttamente da un'esistenza avventurosa e appassionata.Quando la Arendt si laureò con Karl Jaspers, le donne all'università erano ancora un'eccezione. Appena ventiduenne, Hannah aveva già alle sue spalle una storia d'amore con Martin Heidegger, e davanti a sé un confronto con l'opera e la persona del grande filosofo tedesco che sarebbe durato tutta una vita. Negli anni successivi alla laurea, ebrea in fuga dai nazisti, riparò in esilio a Parigi. Più tardi giunse negli Stati Uniti, dopo un lungo peregrinare che la aveva condotta prima a Marsiglia e poi a Lisbona. Negli Usa, ancora sotto l'effetto del terrore nazionalsocialista, cominciò a interrogarsi su cosa spingesse l'uomo a sottomettersi a un regime totalitario. Il suo libro sul totalitarismo la rese famosa in tutto il mondo. Insegnò nelle università di New York, Chicago e Berkeley. Con le sue scomode opinioni sul sionismo, sulla segregazione razziale negli Stati Uniti e, in seguito, sulla guerra in Vietnam si fece anche molti nemici, e grande scalpore e violente polemiche suscitò il suo libro su " La banalità del male", in cui raccontò della sua esperienza diretta di testimone al processo Eichmann.
La vicenda di questa donna eccezionale rispecchia insomma la storia di un secolo e di due continenti e può essere letta come una testimonianza di coraggio e di impegno politico, entro l'orizzonte di un pensiero filosofico che invita all'amicizia e all'amore verso il mondo.
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