L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
È un libro singolare e utile per capire come dalla parola scritta di un testo teatrale si passi alla parola agita dello spettacolo. Curato dall'attore Cristian M.Giammarini, raccoglie testimonianze dirette del lavoro che Luca Ronconi e un affollato cast di attori hanno svolto per realizzare la messa in scena dei cinque testi prescelti per "Progetto domani", prodotto dalla fondazione del Teatro Stabile di Torino per le Olimpiadi della cultura 2006. Distanti nel tempo e strutturalmente diversi, i testi lanciano una sfida al teatro contemporaneo, che consiste proprio nel riuscire a rappresentare in modo efficace e convincente la contemporaneità stessa, attraverso gli strumenti simbolici della scena. Dall'ambiguo Troilo e Cressida di Shakespeare e dal dramma a stazioni medievali di Edward Bond, Atti di guerra, si passa a Il silenzio dei comunisti (epistolario a tre mani di Miriam Mafai, Vittorio Foa e Alfredo Reichlin), a Lo specchio del diavolo dell'economista Giorgio Ruffolo fino a Biblioetica. Un dizionario di Gilberto Corbellini, Pino Donghi e Armando Massarenti. Nella maggior parte dei casi i personaggi sono mere figure, mentre i mondi da inscenare (quello della finanza o della bioetica, ad esempio) fanno meno paura a una cinepresa che non ai corpi degli attori o alle scenografie. Impegnato nelle prove dei primi due spettacoli, Giammarini si concentra soprattutto sul Troilo e Cressida e su Atti di guerra, assemblando in modo intelligente gli appunti presi durante i lavori, facendo parlare Ronconi in prima persona. Il linguaggio è ovviamente colloquiale e il discorso si dipana senza seguire uno schema preordinato. Le intuizioni registiche a volte sembrano scaturire sul momento, mentre lo spettacolo prende forma. Le note di regia di Ronconi sugli altri tre spettacoli sono preziose e illuminanti, ma le pagine di appunti emozionano di più perché fanno entrare il lettore nel vivo del montaggio degli spettacoli. Susanna Battisti
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore