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Progetto e utopia. Architettura e sviluppo capitalistico
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Progetto e utopia. Architettura e sviluppo capitalistico
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"Il dramma dell'architettura oggi è quello di vedersi obbligata a tornare pura architettura, istanza di forma priva di utopia, nei casi migliori, sublime inutilità. Ma ai mistificati tentativi di rivestire con panni ideologici l'architettura, preferiremo sempre la sincerità di chi ha il coraggio di parlare di quella silenziosa e inattuale purezza." Così scriveva Manfredo Tafuri nella premessa alla prima edizione del 1973 di un volume destinato a polarizzare il dibattito teorico e critico in architettura. Il suo libro, polemicamente "di rottura", rilegge la storia dell'architettura e dell'urbanistica moderna e formula un progetto per un radicale ripensamento del ruolo dell'architetto e, più in generale, dell'intellettuale. Riscontrato il fallimento dei grandi progetti ideali degli architetti novecenteschi, Le Corbusier in testa, Tafuri sostiene la necessità di abbandonare facili utopismi ideologici e si scaglia contro la pretesa che l'architetto contemporaneo possa, con la sua opera, risolvere le insolubili contraddizioni della società di oggi.
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Autore:
Editore:
Collana:
Edizione:
2
Anno edizione:
2007
In commercio dal:
18 ottobre 2007
Pagine:
XXI-174 p., ill. , Brossura
EAN:
9788842083993
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Michele
23 febbraio 2024
Testo importante che necessita una riedizione
Libro ricchissimo di acute riflessioni, ma che presume la cultura di un membro dell'intellighenzia marxista del ventesimo secolo per trarre più che una vaga approssimazione di senso dagli infiniti riferimenti a testi di sociologia, di storiografia, di critica marxista, di filosofia, di trattatistica architettonica dell'Illuminismo francese, che Tafuri comprime fra le righe per riferimenti fugati (spesso addirittura nello spazio di un inciso) supponendo sempre una mutua comprensione fra se stesso e il lettore. Non glie ne si può fare una colpa a posteriori; piuttosto, il testo andrebbe oggi riedito con un'introduzione di 100 pagine che chiarificasse i nodi critici che Tafuri dà per scontati, per facilitarne la lettura anche a studenti, appassionati, autodidatti per i quali oggi risulta senza dubbio una lettura ardua.
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