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Anno edizione: 2025
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Il Protocollo Naacal – Codice 211 è un thriller che lavora più in profondità rispetto alla media del genere. Non punta sull’effetto immediato, ma su una costruzione metodica che unisce ricerca storica, geopolitica attuale e un impianto narrativo tecnicamente solido. L’autore intreccia materiali documentati – dall’Ahnenerbe ai tunnel del progetto Riese, fino alle dinamiche contemporanee di guerra cognitiva – con una trama che procede per livelli successivi, senza scorciatoie e senza compiacimenti. Il ritmo non è frenetico: cresce per accumulo, scena dopo scena, con un’attenzione evidente alla plausibilità operativa e all’ingegneria dei dettagli. Si nota la volontà di creare un ponte costante tra realtà e finzione, invitando il lettore a interrogarsi su quanto la manipolazione dell’informazione incida ormai sui conflitti moderni. Il romanzo è particolarmente adatto a chi cerca una narrazione precisa, documentata e coerente, e preferisce la tensione costruita sul metodo piuttosto che sulla spettacolarità. Una lettura che richiede attenzione, ma che restituisce una visione più ampia del rapporto tra potere, storia e percezione.
Non mi aspettavo di ritrovare, tra le pagine di un thriller, tutte le conoscenze che da anni studio sulla fisica quantistica e sull’influenza delle energie sottili sull’essere umano. E invece Il Protocollo Naacal mi ha sorpresa, e profondamente. È un romanzo che scava nella percezione e la oltrepassa, intrecciando scienza, storia e spiritualità con una consapevolezza rara. Attraverso una trama tesa e incalzante, Adelio Debenedetti ci accompagna in un viaggio dentro i misteri della mente e delle frequenze energetiche che plasmano la realtà. Pagina dopo pagina, il ritmo serrato ti cattura e ti costringe a leggere con attenzione, perché ogni dettaglio è un segnale, ogni dialogo un codice da decifrare. Ciò che più colpisce è la riflessione che il libro lascia: le conoscenze che potrebbero elevare l’umanità — se usate con coscienza — diventano pericolose quando cadono nelle mani sbagliate. Un romanzo visionario e lucido, capace di unire azione e introspezione, che fa vibrare corde profonde e apre interrogativi sul confine tra realtà, energia e manipolazione. Un’esperienza di lettura intensa, che non si dimentica facilmente.
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