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Psicologia del patologico. Una prospettiva fenomenologica-dinamica - Giovanni Stanghellini,Mario Rossi Monti - copertina
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Psicologia del patologico. Una prospettiva fenomenologica-dinamica - Giovanni Stanghellini,Mario Rossi Monti - copertina
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Descrizione


La patologia mentale non come "patologia dello psicologico" ma come "psicologia del patologico". È questo il progetto di un volume che si collega alle grandi tradizioni della psicopatologia fenomenologica e della psicoanalisi. Anche nei disturbi mentali più gravi è possibile recuperare una dimensione psicologica. Al centro dell'attenzione va posta l'esplorazione della soggettività, la conoscenza delle esperienze in prima persona dei pazienti, di ciò che sono in grado di raccontare su quanto affiora alla loro coscienza. Ma anche di come affiora alla loro coscienza. Di fronte a una patologia non ci si deve chiedere "cos'ha" quel paziente, ma "come" il paziente vive il fenomeno clinico. Primo dovere del clinico è ascoltare ciò che il paziente ha da dire, non lasciare senza risposta la domanda di senso implicita in ogni discorso, per quanto frammentato esso sia. A partire dalla definizione della psicologia clinica, dei suoi ambiti applicativi, gli autori mettono a fuoco alcuni fenomeni che fanno parte dell'esistenza umana conflitto, trauma, umore, coscienza -, consentendo di andare oltre una clinica sempre più povera di ipotesi e di riflessioni utili a un percorso terapeutico.
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Dettagli

2009
17 giugno 2009
Libro universitario
XIX-324 p., Brossura
9788860302878

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sfaff
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Questo è uno dei testi che fanno brutta pubblicità alla psicologia, e che ha superato veramente il limite di ciò che divide la scientificità dalla pura e semplice speculazione senza alcun fondamento. Molti filosofi del quale il più abusato è Heidegger vengono citati come fonti autorevoli per fornire legittimità al testo, peccato che gli autori pieghino al loro utile le parole dei filosofi espropriandole dal loro contesto e adottandole alle esigenze del loro discorso. Poiché, infatti, ciò che gli autori sostengono non è in linea con la psicologia ortodossa (lo dichiarano loro stessi) cercano le autorità presso la filosofia, tuttavia si tratta di un libro concepito e nato vecchio perché ripropone in forma lievemente modificata le idee di Karl Jaspers, dunque altro non è che un'applicazione della psichiatria fenomenologica alla psicologia dinamica che viene letta con un filtro jaspersiano. Una sintesi tentata tra due approcci (quello dinamico e quello fenomenologico) che sfocia solo in una confusione senza né capo né coda.

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Giovanni Stanghellini, psichiatra e psicoterapeuta, insegna Psicologia dinamica all’Università di Chieti-Pescara e dirige la Scuola di Psicoterapia fenomenologico-dinamica di Firenze. Tra i suoi libri, Psicopatologia del senso comune (Cortina, 2008), Psicologia del patologico. Una prospettiva fenomenologico-dinamica (con M. Rossi Monti; Cortina, 2009) e Noi siamo un dialogo (Cortina, 2017). Per Feltrinelli ha pubblicato L’amore che cura. Perché la medicina non può fare a meno dei pazienti (2018) e Selfie. Sentirsi nello sguardo dell’altro (2020).

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