L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro che è un'enciclopedia: la ricostruzione, giorno per giorno, dettagliata fino agli atti dei processi, della vita di Amerigo Dùmini, passato alla storia come l'assassino materiale di Giacomo Matteotti. Ma non è andata proprio così... Questo è un esempio di come dovrebbero essere concepiti e scritti i libri che vogliono trattare la vita e le gesta di una persona. Una meraviglia di libro. Completo, scritto in maniera impeccabile. Un testo perfetto per chi prepara un esame o una tesi. Infine, descrive anche in maniera utile come era l'Italia degli anni venti e trenta: ha anche una valenza storica a mio avviso importante perché riesce a farci viaggiare in quel periodo in maniera sorprendentemente chiara. Bellissimo anche per questo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nato negli Stati Uniti, da padre fiorentino e madre americana, Amerigo Dùmini aveva rinunciato alla cittadinanza statunitense, nel 1915, per arruolarsi nell'esercito italiano e combattere al fronte. Dopo il conflitto, una volta decorato con la medaglia d'argento al valor militare, era tornato nella sua città d'origine, Firenze, dove poco più tardi si sarebbe distinto come uno dei capi squadristi più violenti e ambiziosi. E sarebbe stato proprio lui a guidare il gruppo di sicari che, il 10 giugno 1924, assassinarono il deputato socialista Giacomo Matteotti. Il libro di Giuseppe Mayda racconta la biografia di un triste personaggio ("Piacere, Dùmini - usava dire per presentarsi - undici omicidi"), ricostruendone gli stretti rapporti con Arnaldo Mussolini (fratello di Benito), Cesare Rossi (capo dell'ufficio stampa del duce) e Giovanni Marinelli (segretario amministrativo del partito fascista). Il testo ha il merito di gettare nuova luce sugli aspetti meno noti della vita di un esponente del fascismo sul quale, negli ultimi cinquant'anni, sono state raccontate molte cose, ma limitatamente alle vicende più direttamente connesse al delitto Matteotti. La parte più interessante del libro risulta essere così quella che riguarda gli anni che seguirono l'omicidio, durante i quali Dùmini lasciò la carriera di devastatore e assassino per intraprendere quella, più lucrosa, di ricattatore. Depositati presso un ufficio legale in Texas alcuni documenti attestanti il coinvolgimento diretto delle più alte sfere del regime nell'organizzazione dell'uccisione del deputato socialista, Dùmini vendette infatti il proprio silenzio in cambio di ripetuti e nel complesso ingenti versamenti di fondi, che il regime corrispose a lui e alla sua famiglia per tutto l'arco del ventennio.
Luca Briatore
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore