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Per comprendere il rossobrunismo, corrente politica conosciuta anche come nazionalbloscevismo, occorre innanzitutto partire dalla Repubblica di Weimar dove esponenti della stessa crearono una originale simbiosi di elementi presi a prestito dall'estrema sinistra, in particolare quella di matrice stalinista e maoista con una ideologia tipicamente nazionalista e patriottica. Ho avuto modo di conoscere questa corrente, estremamente minoritaria e per certi versi sicuramente di natura settaria ma nonostante questo fatto molto influente nel contaminare con le sue idee tanto l'estrema destra quanto l'estrema sinistra, per le sue idee profondamente radicali. È il caso per esempio di citare Diego Fusaro che è un suo riconosciuto esponente italiano, filosofo torinese, conosciuto per molti suoi interventi filosofici. L'intervista nella puntata di Anarres su Radio Blackout di Torino dell'autore di questo libro, David Bernardini, mi ha incoraggiato ad approfondire ulteriormente l'argomento leggendo questo testo.
Il libro di Bernardini è un testo fondamentale per studiare una corrente della destra finora poco indagata o spesso del tutto ignorante. Eppure tanto attuale per le strade che ha percorso fino ad oggi in quell’area che si è soliti chiamare di “rossobrunismo”
Libro ben scritto, esaustivo e molto utile per comprendere – in maniera del tutto oggettiva – la genesi e l'essenza della dottrina nazional-bolscevica, la quale – usando le parole del giornalista Josè Cuadrado Costa – rispecchiò più «uno stato d'animo», «una disposizione attivista», piuttosto che «un'ideologia dai contorni precisi». Chiunque volesse approfondire tale argomento (purtroppo fino ad oggi ignorato dalla maggior parte degli storici), consiglio anche “Ribelli e Borghesi: Nazionalbolscevismo e Rivoluzione Conservatrice 1914-1933” di Franco Milanesi e “Nazionalbolscevismo: Uomini, Storie, Idee” di Marco Bagozzi.
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