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È una storia originale, narrata da molti punti di vista, quelli dei vari personaggi che la vivono (primo elemento originale). Il luogo in cui si svolge la maggior parte della storia è un cimitero inglese dei primi anni del Novecento (secondo elemento originale). Le protagoniste principali sono due bambine, caratterialmente e fisicamente molto diverse tra loro, e le loro famiglie. Molteplici sono gli argomenti che vengono trattati in questo romanzo: il ruolo della donna nella società e nella famiglia, la maternità, la religione, la morte, l'amore, l'amicizia, le differenze di classe e di genere, tutto contestualizzato storicamente. Centrale è il punto di vista femminile, le figure maschili sono secondarie e sempre in contrapposizione con le figure femminili. La narrazione è scorrevole e avvincente. La complessità e varietà delle tematiche affrontare non risulta pesante grazie alla semplicità del linguaggio utilizzato dall'autrice.
Lo stile pulito, scorrevole e l'ambientazione inglese di fine 800 primi del 900, di La ricamatrice di Winchester mi hanno convinta a scegliere nuovamente altri romanzi della stessa autrice. Bene, il problema a mio modesto parere è che via via la Chevalier, si inventi trame che risultano poco fluide, con personaggi slegati tra loro e incursioni involontarie nell'epoca moderna. L'insoddisfazione percepita durante la lettura del libro "Quando cadono gli angeli, che ho comunque terminato, deriva dall'accentuazione di alcune delle segnalazioni fatte in precedenza. Anche se con minor impatto negativo lo stesso " Strane creature", mi aveva lasciata un pò perplessa. Assolutamente chiaro il desiderio dell'autrice di voler dipingere figure femminili che si riscattano in tempi bui, però la credibilità va a farsi benedire. Mi è sembrata pretestuosa l'ambientazione in un cimitero come luogo prediletto di gioco di due bambine, seppur all'inizio del 900; Valerie Perrin aveva a sua volta scelto un cimitero per ambientare un suo romanzo, a mio avviso con ben altri risultati. Nel libro della Chevalier sembrerebbe non trovare quindi una giustificazione, se non nella rappresentazione di statue di angeli. La presenza di Simon, sembra ancora la necessaria veloce incursione nel sottoproletariato londinese, che fa da contraltare alla media alta borghesia a cui appartengono le due amichette Lavinia e Maude Penso che la scrittrice utilizzi uno stile di scrittura veramente bello, accattivante e che al momento sia questo a salvare il libro che mi permetto di criticare Mi è piaciuto molto anche il voler far parlare in prima persona i vari personaggi; l'amicizia tra le due bambine, poi ragazzine, che in modo apprezzabile non scade mai nel melenso, anzi viene tratteggiata con veridicità dall'autrice, appunto con gli alti e bassi che contraddistinguono le vere amicizie. Ben delineate anche le personalità delle due bambine, molto molto meno quella della madre di Maude.
Interessante l'ambientazione storica . Intensa la storia dei vari protagonisti.
Recensioni
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