L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Felice ma non priva di una certa tendenza totalizzante, la definizione Neue Musik, di matrice adorniana, rispecchia e al contempo denuncia le difficoltà di teorizzare concettualmente i percorsi multiformi assunti dall'esperienza musicale e compositiva a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale. Smussate le rigidità del serialismo ortodosso di ascendenza postweberniana, a partire dagli anni Cinquanta del secolo appena trascorso le dimensioni del fare musica si aprirono all'immissione dell'alterità, intesa sia nelle forme dissacratorie dell'aleatorietà cageana, che in quelle sintetiche dei primi esperimenti elettronici. In particolar modo la sperimentazione elettroacustica avrebbe rivelato, nel connubio col dato musicale, potenzialità spaziali e stereofoniche dei suoni impensabili con l'utilizzo dei soli strumenti tradizionali. Tra le composizioni che tendono al gesto, corrosivo o semplicemente irrisorio, e il canto che diviene fulcro sperimentale di nuove potenzialità acustiche, la tensione verso il teatro - genericamente inteso quale teatralizzazione implicita nelle singole formanti musicali - diviene momento tanto ovvio quanto polemicamente controverso. Il ripudio purista verso il multiforme ed ibrido genere teatrale, a partire all'incirca dalla metà degli anni Cinquanta annega nel suo contrario, ossia nell'apertura al molteplice, al multiprospettico, alle nuove potenzialità insite nel dato fonico - materico e gestuale del fenomeno sonoro. È appunto sul "nuovo teatro musicale" che si interroga il libro di Paola Maurizi: l'interessante definizione oltre all'evocazione adorniana richiede quasi di necessità il virgolettato, essendo il soggetto di ricerca argomento su cui tuttora non esiste una distanza storica tale da renderlo univocamente accettato. Gli anni all'interno dei quali l'autrice racchiude la sua analisi - dal 1950 al 1980 - sono quelli della più vitale ed eclettica sperimentazione musicale teatrale[continua su Nuova Rivista Musicale italiana 2003
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore